Via Mazzetti, arriva Amato

Continua l’andirivieni al grand hotel Consiglio di disciplina, l’organismo che dovrebbe occuparsi della deontologia degli undicimila giornalisti iscritti all’Ordine della Campania. Il condizionale è necessario perché il Consiglio campano che il 5 aprile compie due anni di vita è riuscito nell’impresa davvero notevole di non decidere neanche una sanzione, anche in presenza di giornalisti coinvolti in indagini giudiziarie o condannati.
Veniamo alle novità. L’Ordine regionale aveva proposto due nomi al presidente del tribunale di Napoli che per legge decide chi nominare: Massimiliano Amato e Eugenio Ciancimino ed Ettore Ferrara il 30 gennaio ha scelto il primo quale componente del Consiglio di disciplina per sostituire Ernesto Mazzetti che aveva annunciato le dimissioni lo scorso 6 novembre.
Salernitano di Bracigliano, quarantanove anni, Amato ha lavorato per i quotidiani l’Unità, la Città, l’Articolo, ha pubblicato numerosi libri (tra i più recenti ‘De Magistris o della rivoluzione napoletana’, ‘Democrat’, ‘L’altra trattativa’, è stato coautore del ‘Casalese’, la biografia non autorizzata di Nicola Cosentino, e attualmente cura l’ufficio stampa del parlamentare europeo Andrea Cozzolino, che aspira a candidarsi alle prossime elezioni regionali per il Partito democratico. 
Da notare i tempi della nomina: il presidente del tribunale ha impiegato quattro giorni per decidere; i giornalisti, tra la formalizzazione delle dimissioni e la mini rosa per il sostituto, oltre due mesi e mezzo.
In poco meno di tre anni si sono alternati alla presidenza Romolo Acampora, nato nel dicembre 1940, Mimmo Carratelli, che è dell’aprile 1934, Ernesto Mazzetti, nato nel luglio del 1938, perché la norma prevede che la guida del Consiglio vada al giornalista professionista con maggiore anzianità ordinistica; perciò la presidenza toccherà ora a un ex Mattino, Ernesto Tempesta, che di anni ne ha settantasette, ed ha un’iscrizione di un anno maggiore di Maurizio Romano.
Con Tempesta, Romano e Amato, i professionisti in carica sono Gabriella Fancelli, Domenico Gargano e Carmela Maietta; i pubblicisti invece non hanno avuto rotazioni e sono i tre nominati nel 2013 dall’allora presidente del tribunale Carlo Alemi: Carlo Alvano, Armando De Rosa e Barbara Ruggiero, che ricopre l'incarico di segretaria perché è la più giovane dei nove.
Alla prima riunione del Consiglio rinnovato, prevista entro la prima decade di marzo, saranno riformulati i tre collegi, ognuno dei quali dovrà avere una presenza femminile.

Marcello Latrato
 
Massimiliano Amato
Eugenio Ciancimino
Ernesto Tempesta
Armando De Rosa
Barbara Ruggiero