Sindacato campano,
voto senza suspense

PER MOLTI MESI c’è stato un intenso lavorìo di tutti i gruppetti che puntavano a scalzare la squadra che ha rifondato il sindacato dei giornalisti della Campania e lo governa da cinque anni. Basterà ricordare l’iniziativa di tre pubblicisti (Domenico Falco, Francesco Ferraro e Alessandro Sansoni) che nell’aprile del 2018 si presentarono dal segretario del sindacato Claudio Silvestri con 150 schede di iscrizione e 7.500 euro per il pagamento delle quote, richieste poi respinte dal direttivo del Sugc, il sindacato unitario dei giornalisti della Campania,

perché presentavano una serie di irregolarità. Ottavio Lucarelli e Domenico Falco, i 'domini' dell’Ordine regionale, hanno deciso di non impegnarsi perché già concentrati sulle elezioni per l’Ordine regionale e nazionale che si terranno

Maria Cava e Renato Cavallo

nell’autunno del 2020, mentre sembrerebbe che abbiano provato a mettere su una lista il presidente dell’Ordine nazionale Carlo Verna e Alfonso Pirozzi, eletto un anno fa consigliere della Fnsi, senza però riuscirci. Così alle 12 del 16 settembre la commissione elettorale (Pier Paolo Petino presidente, Rosa Alvino segretaria, Pasquale Carlo, Marzio Di Mezza, Valeria Garbin, Geppina Landolfo, Carmine Primavera) ha registrato la presentazione di una sola lista stilata dai vertici del sindacato in carica.
Da registrare infine tra i candidati diverse new entry: nel direttivo per i professionali (professionisti) Gerardo Ausiello, Maria Cava, Renato Valerio Cavallo, Roberta De Maddi (prima presente in rappresentanza dei collaboratori) e la pensionata Carmela Maietta e per i collaboratori (pubblicisti) Enza Massaro e Antonio Vuolo; per il collegio dei probiviri la professionista Anna Rita Cutolo; per i sindaci il professionista Roberto Aiello e il pubblicista Gianfranco Stabile.