A PAGINA 28 del Mattino di domenica 15 settembre c’è un occhiello: le campagne del Mattino, ovvero una documentata inchiesta sui parcheggiatori abusivi, i ras della sosta. I responsabili del desk della cronaca non hanno dubbi e nel finale del catenaccio, ovvero le righe sotto al titolo, virgolettano sicuri "Serve il reato penale".
Una certezza che sorregge anche Gennaro Di Biase che nel suo articolo scrive che la sosta abusiva "da illecito amministrativo potrebbe diventare reato penale". Di Biase è l’autore anche di un altro scivolone di diritto,
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pagina Facebook e alle presentazioni dei suoi tre libri, dovrebbe però anche leggere e magari studiare un manuale di diritto civile e uno di penale per ‘scoprire’ che la patria potestà è stata abolita nel 1975 e che scrivere “reato penale” equivale a dire acqua acquosa, alcol alcolico e via esemplificando.
In una discussione tra personaggi di Raffaele Viviani “reato penale” può passare insieme a "t'aggio schifato pe’ mano 'e legge". Ma in un articolo di una campagna giornalistica dell'organo di stampa che da qualche mese ci racconta di un Sud ricco, colto, professionale nel quale i cervelli in fuga stanno tornando, beh questi errori autorizzerebbero il direttore del Mattino, Roberto Napoletano, a far fuggire a metaforiche bastonate qualche cervello giornalistico della sua redazione.
Ma si consoli Di Biase e il suo desk: l'espressione “reato penale” campeggiava in bella vista su uno dei cartelli della puntata del 19 settembre di "Piazza Pulita" durante una dotta discussione su norme di diritto tra il conduttore Corrado Formigli e l'ex direttore di Cuore e editorialista di Repubblica Michele Serra.
Un'involontaria brutta figura per i due che hanno fatto a pezzi il disegno di legge sicurezza del governo che, per dirla con i redattori di La7, ha introdotto troppi nuovi "reati penali". |