Retenews24.it va avanti
senza il direttore Raiano

IL GIORNALE Retenews24.it continua le pubblicazioni senza avere più il direttore responsabile Gianfrancesco Raiano dal 7 aprile “sospeso sine die” dall’editore che ha nominato vice direttore il praticante Corrado Amitrano. Si è creata quindi una situazione vietata dalla legge sulla stampa del 1948 perché il giornale non ha più un 'responsabile' come si verifica aprendo la pagina della gerenza che è stata messa fuori rete, ma questi sono problemi di cui devono occuparsi il procuratore della Repubblica Giovanni Colangelo,

perché siamo di fronte a un reato, e il presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara che ha il registro delle testate giornalistiche.
Il sito che in poco meno di tre anni di vita ha ottenuto risultati notevoli

Rosa Di Caprio e Bruno Pinci

segnalandosi come uno dei più dinamici e seguiti, se si escludono i cantori del calcio Napoli e i siti porno, viene da mesi di turbolenze (contrattualizzazioni promesse e rinviate, ritardi nel pagamento degli stipendi), ma la rottura profonda tra i vertici aziendali e giornalistici è giunta a sorpresa.
Retenews24, srl con un capitale di diecimila euro, è titolare della testata ed è controllata al 51 per cento dall’avvocato Rosa Di Caprio moglie di Bruno Pinci, che di fatto governa la società; il restante 49 per cento è dell’avvocato Paola Fraconte, moglie di Raiano; mentre l’amministratore della srl è Massimiliano Pinci che, insieme al fratello Bruno, è il proprietario della Its, una società che si occupa di Impianti tecnologici speciali.
Il 18 aprile l’editore ha “sospeso sine die” anche il redattore capo Adriana Costanzo, napoletana, trentatre anni, dal 2008 professionista, che ricopre l'incarico di fiduciario di redazione e per di più è al sesto mese di una gravidanza problematica. Anche in questo caso siamo oltre leggi e contratto.
E lettere con contestazioni disciplinari sono arrivate ad altri cinque dipendenti: i giornalisti Ciro Cuozzo, Carmine Di Niro, Martina Gaudino, Eleonora Tedesco e il videomaker Vincenzo Noletto. In pratica i ‘contestati’ sono oltre metà dell’organico che è completato dal professionista Pasquale Napolitano e dai praticanti Amitrano, Antonella Bianco, Pietro Di Marco

Giovanni Colangelo e Pasquale Napolitano

e Yari Siporso.
In risposta all’ondata di provvedimenti disciplinari hanno diffuso un documento di solidarietà il sindacato regionale, l’Ordine dei giornalisti e i consiglieri campani della Federazione

della stampa e un sostegno ai redattori di Retenews24.it è arrivato anche dal Mugi, il movimento guidato da Mimmo Falco.
Nell’aprile del 2013 – ricorda Raiano – in tre creiamo la pagina Facebook di Retenews24. Il 21 maggio viene costituita la società e l’undici luglio c’è il battesimo del sito. Una decina di giorni fa, subito dopo la rottura con l’editore, ho semplicemente deciso di gestire in totale autonomia la pagina Facebook di cui sono amministratore”. Una decisione illegittima secondo i Pinci che hanno presentato una denuncia alla polizia postale per “appropriazione indebita”.
La contesa tra editore e direttore presenta margini ristretti per un accordo e appare probabile uno sbocco giudiziario, civile e penale, ma bisognerà verificare se la barca giornale continuare a navigare senza risentire troppo degli scontri in atto e se torneranno regolari i pagamenti degli stipendi.
Resta da capire perché scintille più o meno ordinarie si sono improvvisamente trasformate in un incendio. Uno dei redattori individua il momento della svolta al 29 febbraio e primo marzo quando è stata inaugurata la web tv con il passaggio alle due redazioni affiancate di via Toledo di molti ospiti; tra i politici

si sono visti Antonio Bassolino e Alessandra Clemente, Armando Cesaro e Stefano Caldoro. Diventa chiaro che il giocattolo è molto cresciuto e può produrre soldi e peso politico editoriale.

Ciro Cuozzo e Yari Siporso

Il bilancio 2014 si è chiuso con una perdita di 91.774 euro, ma è un rosso che non preoccupa. A parte il fatto che i conti 2014 sono zavorrati da voci anomale come 69mila euro per un impianto d’allarme, ci sono due elementi positivi: il finanziamento di alcune centinaia di migliaia di euro ottenuto da Invitalia per il progetto Smart and Start; le entrate della pubblicità che nel 2015 sono raddoppiate. Quindi la ricetta è semplice: ridurre i costi del personale ed eliminare presenze ingombranti come il direttore e il redattore capo per pilotare la barca nella direzione editoriale ma anche politica più conveniente.