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Attacchi 'razzisti'
al congresso Fnsi
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IL 14 FEBBRAIO, al congresso della Federazione della stampa a Levico Terme, la ‘provocazione’ scatta al momento del voto sulle mozioni. “Quando arriva il turno della Napoletana – racconta Gianni Rinaldi, tesoriere del sindacato campano – un gruppo di delegati lombardi chiede che per votare vengano mostrati i cartellini. Al che il capo della delegazione napoletana Claudio Silvestri domanda perché le altre regioni hanno votato senza esibire i badge. In risposta alcuni del gruppo lombardo urlano: “ma che razza di votazioni sono senza i cartellini, mica siamo in Africa”. A questo punto interviene una giornalista milanese, Marinella Rossi, che rivolta ai giornalisti campani sistemati una fila davanti ai delegati lombardi ha detto: “a Napoli siete senza casco e senza cartellino” e poi continua all’indirizzo di Luciana |
Esposito, rappresentante della Campania, più volte vittima di intimidazioni camorristiche che ha portato in tribunale i suoi aggressori: “voi siete abituati all’illegalità”. |
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Gerardo Ausiello, Rocco Cerone e Claudio Silvestri |
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Frasi offensive che vengono ascoltate anche da rappresentanti di altre regioni; tra questi, Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, che ha sentito nitidamente la frase “non è un congresso africano”.
Agli attacchi della Rossi, natali perugini, sessantatré anni, da trentasei professionista, cronista di giudiziaria del Giorno da tre anni in pensione, replicano subito i delegati campani di Controcorrente e anche rappresentanti delle altre regioni e dopo la pausa di pranzo viene presentato alla presidenza un documento della delegazione napoletana, redatto dal segretario del Sugc (Sindacato unitario dei giornalisti della Campania) Claudio Silvestri con il quale si chiede la censura delle parole di Marinella Rossi. Lo legge all’assemblea il numero uno dell’ufficio di presidenza del congresso Rocco Cerone, che è anche padrone di casa in quanto segretario del sindacato trentino. Terminata la lettura Cerone, parlando a nome dell’ufficio di presidenza, dice: “non posso che censurare questo inaccettabile comportamento” e subito dopo parte un applauso convinto dell’assemblea che dura più di trenta secondi.
A questo punto la cronista lombarda chiede di intervenire e precisa: “ho cercato di spiegare ai colleghi napoletani che c’era stato un grosso equivoco e che se ci fosse stato questo equivoco me ne scusavo ma loro hanno voluto a tutti i costi creare un caso. E se questa cosa resta agli |
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Fabrizio Cappella, Luciana Esposito e Francesca Ghidini |
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atti la utilizzerò sicuramente in sede penale e civile”.
Dopo l’intervento della Rossi va al microfono Silvestri che ribadisce la censura all’attacco incomprensibile e inaccettabile della cronista milanese. |
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Archiviata ‘l’Africa’, passiamo alle elezioni che hanno chiuso la due giorni di Levico Terme. Con un voto in due tempi, il congresso prima e il consiglio nazionale poi hanno confermato alla guida della Federazione nazionale della stampa per il prossimo quadriennio il tandem Raffaele Lorusso segretario e Giuseppe Giulietti presidente.
Pugliese, cinquantuno anni, da venti professionista, redattore di Repubblica, Lorusso, diventato segretario per la prima volta al congresso di Chianciano nel 2015, a Levico è stato eletto al primo scrutinio raccogliendo 243 preferenze su 308 delegati (il 79 per cento dei votanti), mentre il candidato delle minoranze, Paolo Di Giannantonio ha ottenuto 50 voti.
Il consiglio nazionale appena eletto si è poi riunito e ha votato alla presidenza Giulietti, natali romani, studi tra Napoli, Venezia e Roma, sessantacinque anni, professionista da trentasette anni, redattore ordinario della Rai di Venezia in pensione, con 91 preferenze su 110 votanti, con una percentuale dell’83 per cento.
Del nuovo consiglio nazionale fanno parte sei delegati del Sindacato unitario giornalisti della Campania. Oltre al segretario Claudio Silvestri per il gruppo di Controcorrente, che con Lorusso e Giulietti governa la Federazione della stampa, sono stati eletti Gerardo Ausiello del Mattino, Fabrizio Cappella della Rai e la pubblicista Luciana Esposito, |
direttore del giornale on line Napolitan, mentre per il gruppo “Giornalisti uniti per la Campania”, guidato da Ottavio Lucarelli, che a Levico si è alleato con il gruppo Senza Bavaglio (e forse |
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Paolo Di Giannantonio, Vanni Fondi e Alfonso Pirozzi |
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non è un caso che la minoranza partenopea si sia allontanata dalla sala al momento del confronto aspro con la Rossi), entrano in consiglio nazionale Vanni Fondi del Corriere del Mezzogiorno e Alfonso Pirozzi della sede napoletana dell’Ansa. Fanno parte invece del collegio nazionale dei probiviri due delegati di Controcorrente: la giornalista Rai Francesca Ghidini e il pubblicista Massimo Mastrolonardo. |
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