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Fnsi: intervengano Agcom,
governo e magistratura
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CHIUSURA DEL giornale e cassa integrazione straordinaria a zero ore della durata di due anni con decorrenza dal 20 febbraio per i venti dipendenti della Città, il primo quotidiano di Salerno e provincia e il secondo della Campania. E l'interruzione delle pubblicazioni chiude l’offensiva scatenata contro i giornalisti dagli editori Vito Di Canto e Giovanni Lombardi con la motivazione di una “sopraggiunta crisi economica e finanziaria”. Questa la decisione delle parti che si sono incontrate il 19 febbraio nella sede della Cisl di Salerno a via Zara.
Erano presenti per l’azienda l’ex direttore amministrativo Giuseppe Carriero, ora “liquidatore della Edizioni Salernitane in scioglimento”, assistito dal consulente del lavoro Lorenzo Laduca; per i giornalisti i |
componenti del comitato di redazione Vito Bentivenga, Piero Delle Cave, Clemi De Maio, il segretario del sindacato regionale Claudio |
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Fondazione Morra. Piero Delle Cave, Claudio Silvestri e Clemi De Maio |
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Silvestri e il delegato della Federazione della stampa Giuseppe Catelli; per i poligrafici il rappresentante aziendale Alberto Santoriello e il coordinatore provinciale della Fistel Cisl Antonio Abagnara.
Vanno in cassa integrazione venti dipendenti; tredici giornalisti: un capo redattore, quattro capi servizio, un vice capo servizio e sette redattori; e sette poligrafici, di cui uno a metà tempo: un amministrativo, quattro grafici, un impiegato all’archivio, un addetto ai lavori d’ufficio.
Intanto il 12 febbraio si è dimesso, dopo le tante assicurazioni che non ci sarebbero stati licenziamenti, il direttore politico Antonio Manzo.
I prossimi passi sono la richiesta di convocazione da inviare al Servizio politiche del lavoro della Regione Campania per avere il parere favorevole alla cassa integrazione e la successiva valutazione del ministero del Lavoro. Questo sul fronte ‘burocratico’.
Sul versante ‘politico’ la redazione e il sindacato sono determinati a fare chiarezza sulla situazione societaria e sulle strategie degli editori Di Canto e Lombardi. Il 20 febbraio il comitato di redazione e il segretario del Sugc Silvestri hanno organizzato una conferenza stampa alla Fondazione Morra a Salerno per far conoscere all’opinione pubblica della Campania la disastrosa gestione imprenditoriale di una realtà centrale della vita della città e della provincia. Il 22 febbraio a Napoli, nella sede del sindacato, la redazione ha incontrato il presidente della Federazione della stampa Giuseppe Giulietti che ha poi diffuso un comunicato per garantire un impegno senza riserve della Federazione
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Vito Crimi (*) e Vito Di Canto |
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sulla trincea della Città.
“Il governo – scrive Giulietti – non può far finta di non vedere quanto sta accadendo a Salerno. Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e il sottosegretario all’Editoria Vito Crimi convochino le parti”. E continua: “le operazioni |
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che si nascondono dietro la chiusura del giornale presentano profili più che opachi sui quali devono essere interessate la magistratura e l’Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ndr)”.
Il presidente della Fnsi ricorda poi “il sospetto avanzato dai lavoratori e dal sindacato che siano in corso operazioni per riportare il giornale in edicola senza i dipendenti” e conclude: “si tratterebbe di un’operazione contro la quale ci opporremo in tutte le sedi”.
Alle parole seguono già i fatti: mercoledì 27 febbraio a Roma Giulietti, Silvestri e il comitato di redazione avranno un incontro negli uffici dell’Agcom e una riunione nella sede della Federazione della stampa. |
(*) Da www.cronachemarche.it |
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