Il pubblicista Manca
consigliere della Fnsi

IL 2 MARZO la delegazione dei pubblicisti della Campania presente all’ultimo congresso della Federazione della stampa, tenuto a Castellaneta nel novembre 2007, ha eletto all'unanimità Francesco Manca consigliere della Fnsi. Cinquantatre anni, pubblicista dal 1986, impiegato presso l’ufficio stampa del comune di Torre del Greco, Manca subentra a Domenico

Castellano, scomparso nello scorso giugno, che della Federazione è stato per moltissimi anni consigliere e segretario generale aggiunto in rappresentanza dei pubblicisti italiani.
Al voto hanno partecipato Anna Maria Riccio, che è l’altra campana


Mauro Fellico, Francesco Manca e Anna Maria Riccio

consigliere nazionale, Carmine Alboretti, Francesco Maria Cervelli, Pio Cuomo, Salvatore Cuozzo, Vera De Luca, Mauro Fellico, Elia Fiorillo, Riccardo Musto, Maria Tangredi.
Colmato il vuoto alla Fnsi, resta scoperta la casella dell’Ordine nazionale dopo la scelta di Domenico Falco di lasciare l’impegno a Lungotevere de’ Cenci per raccogliere all’Ordine campano l’incarico di vice presidente regionale, prima ricoperto da Castellano.
A giugno gli oltre settemila pubblicisti della Campania dovrebbero essere chiamati alle urne per eleggere al consiglio nazionale chi subentrerà a Falco e, all'Ordine regionale, chi prenderà il posto di Mauro Fellico, il revisore dei conti che si è dimesso nello scorso ottobre. Nel luglio 2008 Fellico è stato protagonista di una vicenda mai completamente chiarita: nell’esaminare alcune richieste di iscrizione all’albo dei pubblicisti, il consigliere dell’Ordine campano Ermanno Corsi, insieme al segretario Gianfranco Coppola, si accorse che la pratica presentata dal deputato del Popolo della libertà Luigi Cesaro, e già “approvata dal relatore”, era “assolutamente priva della documentazione necessaria”. Nelle successive sedute dell’Ordine emerse che, con quella di Cesaro, c’erano altre diciotto domande di iscrizione con collaborazioni svolte con il periodico Il Punto, il cui direttore responsabile è Mauro Fellico.


Luigi Cesaro, Gianfranco Coppola e Ermanno Corsi

Dopo aver sollevato il caso otto mesi fa, Corsi è deciso ad andare avanti e ha chiesto l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti di Fellico e del presidente dell’Ordine regionale Ottavio Lucarelli. E nel gennaio scorso la denuncia di Corsi è partita da Napoli

in direzione di Roma perché la legge istitutiva  prevede che, per i componenti di un Ordine regionale, la competenza disciplinare sia assegnata a un altro consiglio regionale indicato dall’Ordine  nazionale.