Nell’ottica della valorizzazione delle competenze acquisite dall’inviato, il Direttore - a partire dal novembre 2023 - potrà proporre per coloro che hanno una anzianità minima di 12 anni consecutivi nell’incarico il riconoscimento del ruolo di “inviato esperto”.
Fermo restando il suo utilizzo in trasferta, l’’’inviato esperto” potrà essere utilizzato come opinionista per l’approfondimento di temi di sua competenza, per la formazione periodica degli inviati di nuova nomina, per il coordinamento dei colleghi inviati in occasione di eventi di particolare complessità erilievo, e per reportage multimediali.
All’’inviato esperto” verrà riconosciuto il trattamento economico e normativo del Capo Redattore Centrale.
La Direzione di Testata dovrà, altresì, dare preventiva informativa al Comitato di Redazione delle assegnazioni e delle revoche di incarichi di inviato e di “inviato esperto”, nonché dei riconoscimenti di trattamenti economici e normativi di Capo Redattore , motivandone le scelte, così come previsto dagli artt, 34 del CNLG, 21 dell’Accordo integrativo Rai-Usigrai e dal punto 10 della Carta dei Diritti e dei Doveri del Giornalista Radiotelevisivo del Servizio Pubblico.
Entro la data del 31 marzo di ogni anno, in sede di Commissione Paritetica, verrà presentato il quadro complessivo degli incarichi di inviato per ogni singola Testata.

Norma transitoria
Nel corso del 2022, l’Azienda fisserà per ogni singola Testata il plafond di inviati, costituito da tutti i giornalisti titolari di incarico di inviato, in relazione alle seguenti verifiche:
- analisi del “trend” storico degli inviati in rapporto all’organico di ogni testata;
- verifica dell’effettivo svolgimento dell’incarico da parte degli inviati di ogni singola testata, al fine di escludere dal computo totale i giornalisti  assegnati ad altri incarichi od a qualifiche di line superiori al redattore.
L’Azienda presenterà i risultati in sede di Commissione Paritetica per un confronto sugli esiti della verifica.
Con riferimento al plafond delle redazioni regionali, si conviene che ad ogni redazione dovrà essere garantito un numero minimo di inviati articolato come segue:
1 inviato per le redazioni di Aosta, Bolzano in lingua italiana, Bolzano in lingua tedesca, Bolzano in lingua ladina, Campobasso, Perugia, Potenza, Trento, Trieste in lingua slovena;
2 inviati per le redazioni di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Cosenza, Firenze, Genova, Pescara,Venezia;
3 inviati per le redazioni di Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste in lingua italiana.
L’assegnazione e la revoca dell’incarico di inviato avverrà su proposta del Direttore di Testata, nel rispetto della compatibilità del plafor4 fissato per ciascuna Testata.