“Aumentano le sparatorie”

Quando si tratta di Usa i titolisti italiani perdono ogni freno inibitorio. Dopo la vicenda di George Floyd, in cui svariate testate on line presentavano lo stesso titolo infelice, stavolta è il portale web del Messaggero, diretto da Massimo Martinelli, che la spara (è il caso di dirlo) davvero grossa. 
Il 7 aprile, infatti, appare on line, fortunatamente per poche ore, un articolo il cui titolo è spettacolare sotto ogni aspetto. Gretto? Sì. Di cattivo gusto? Oh yeah baby. Eccolo: "Covid, voglia di normalità negli Usa: tornano ad aumentare le sparatorie".
Ci può forse stare, in questo periodo in cui alcune espressioni ci sono entrate nella testa con l'emergenza Covid, con dati che salgono e scendono, curve che tornano a risalire e indici che si abbassano. Ma qui il titolo lascia intendere che c'è una curva delle sparatorie negli Stati Uniti. Quanto meno bizzarro.
Ma non si può soprassedere sull'infelice scelta di termini. Un tempo eravamo amici degli States, ma i giornali italiani stanno mandando all'aria decenni di alleanza proficua e il Patto Atlantico già vacilla. Le sirene dello Sputnik di Vladimir Putin fanno soffiare il vento verso est, oltre i Balcani, verso la tundra della madre Russia? No, non diciamo sciocchezze.
Qualcuno deve aver annusato l'incidente diplomatico e si è subito corso ai ripari, non modificando ma addirittura cancellando l'intero articolo.
Il web però, che ormai è una benedizione e una croce, memorizza tutto, ed è quindi ancora visibile ovunque il link dell'articolo, che rimanda ad una pagina vuota: "Spiacenti, pagina non trovata". Finally, a good news.

Macello Caliente

Il Messaggero on line del 7 aprile

Dopo poche ore la notizia scompare
 
George Floyd
Massimo Martinelli
Vladimir Putin