Per Retenews24.it
parte la liquidazione

LA TRAIETTORIA della navicella Retenews24.it era già disegnata da sei mesi ed è ora arrivato l’atterraggio, o lo schianto, a seconda dei punti di vista. Il 10 novembre è stato sottoscritto dal notaio Nicola Rotondano l’atto di scioglimento e messa in liquidazione di Retenews24 srl, il cui amministratore delegato è Massimiliano Pinci, mentre la proprietà fa capo all’avvocato Rosa Di Caprio, moglie di Bruno Pinci, fratello di Massimiliano.
Tra licenziamenti e dimissioni per giusta causa l’organico è ora formato solo

da tre persone: Lorenzo Crea, direttore insediato ai primi di giugno, sfiduciato dalla redazione che lo ha bocciato all’unanimità e che in questi mesi ha confermato tutta la sua inesperienza sia nei rapporti con i redattori che nella fattura del giornale; Yari Siporso e il casertano Carmine Di Niro.
L’ultimo a scendere dalla navicella è stato Corrado Amitrano, stabiese, quarantuno anni, prima collaboratore pubblicista, dal giugno 2014 praticante, oggi in attesa di

Corrado Amitrano

sostenere gli esami per professionista, nell’aprile scorso promosso dagli editori vice direttore responsabile dopo il licenziamento del direttore Gianfrancesco Raiano che nella primavera del 2013 insieme ai Pinci aveva dato vita all’avventura del sito Retenews. Amitrano ha smesso di lavorare a fine novembre, ma figurerà in organico fino a metà gennaio per smaltire le ferie arretrate, mentre il ruolo di responsabile dovrebbe passare a Lorenzo Crea.
Liquidato Raiano gli editori avevano annunciato per la direzione “una persona di estrema fiducia e di grande spessore”, poi è stata  ufficializzata la nomina di Crea, giovane giornalista, figlio dell’ex senatrice Pd Maria Grazia
Pagano
. Intervistato da Iustitia il neo direttore aveva elencato le aree di interesse del quotidiano on line: porto, lavoro, sindacato, crisi del pd. E aveva aggiunto “mi interessano i contatti e mi interessa anche che il sito abbia un suo profilo politico definito, conquisti una sua autorevolezza”. Dopo qualche mese deve avere cambiato idea e ormai da settimane sta privilegiando una linea editoriale di grande attenzione al sesso con una serie di servizi che

Giovanni Palladino

non è eccessivo definire porno soft.
La crisi verticale di contatti e di immagine del sito e la decisione di avviare la liquidazione della società sta alimentando voci di possibili compratori. Tra i nomi circolati c’è quello di Giovanni Palladino, inizialmente socio dei fratelli Pinci nella compagine societaria di Retenews24. Napoletano, quarantuno anni, dal luglio 2015 deputato in sostituzione del dimissionario Luciano Cimmino, a

Iustitia Palladino ha smentito in maniera netta un suo interessamento al sito: “non sono interessato a tornare ad occuparmi di Retenews24. Faccio il politico a tempo pieno ed è per me difficilissimo trovare spazio per altro. Non sapevo neanche che la società fosse stata messa in liquidazione. È vero che oltre un anno fa ho cercato di coinvolgere Gianluigi Torino in una iniziativa editoriale, ma l’operazione non si è poi concretizzata”.