Rai, a Napoli prove
di tele capo redattore

MARTEDÌ 13 FEBBRAIO ore 10: duecento manifestanti pro Palestina prendono letteralmente d'assedio il centro di produzione Rai di Napoli. Slogan e cartelli contro l'amministratore delegato Rai Roberto Sergio, ‘reo’ per i manifestanti di aver diffuso un comunicato di solidarietà pro Israele dopo le dichiarazioni pro Palestina del cantante Ghali a Sanremo. L'atmosfera è incandescente e i vertici Rai di Roma seguono minuto per minuto l'evolversi della situazione in stretto contatto telefonico con i vertici napoletani della Tgr. Per la verità non tutti i vertici: come accade spesso, il capo redattore centrale Oreste Lo Pomo è nella sua Potenza

dal venerdì precedente e di tornare a Napoli, come sarebbe logico e doveroso in un momento così difficile, non ci pensa nemmeno. A gestire la situazione e a intrattenere rapporti con forze

Ghali e Roberto Sergio

dell'ordine, vertici Rai e manifestanti è il vicario Gianfranco Coppola e dietro di lui il neo vice direttore con delega su Napoli Antonello Perillo. La situazione degenera con i manifestanti che cercano di forzare il cordone dei poliziotti disposti a protezione della sede Rai, Coppola spedisce in strada Fabrizio Cappella per consultazioni con gli uomini della Digos per i quali il cronista sportivo è un volto conosciuto. Al tg delle 14 viene letto un comunicato dei manifestanti.
Il bilancio degli scontri, raccontato dai media locali e nazionali (vedi le cronache del Corriere della Sera e di Repubblica), è di tredici feriti: sette tra i manifestanti, cinque tra i poliziotti e un fotoreporter.
Lo Pomo si fa sentire ogni tanto per telefono, ma le decisioni vengono prese a Roma. Come è già accaduto per la nomina del coordinatore della politica designato direttamente dal direttore della Tgr Alessandro Casarin, Lo Pomo viene scavalcato, impresa agevole nei confronti di chi, come lui, di frequente segue il lavoro in redazione al telefono o via whatsapp. Ma in tempi di televoto a Sanremo, perché non il tele capo redattore centrale a Napoli?

Giuseppe Giordano