Salerno, riparte il master
con Sangiuliano direttore

DOPO UNA PAUSA di due anni e mezzo riparte il master di giornalismo dell’università di Salerno: il 20 marzo scadranno i termini per la presentazione delle domande, il 25 ci saranno le prove scritte e il 27 gli esami orali; è fissato invece a maggio l'inizio dei corsi per il biennio che si chiuderà nel marzo 2017. Rispetto all’esperienza della scuola del periodo 2006-2012 ci sono diverse novità. La prima è il direttore del master: dopo il fondatore iperdinamico Biagio Agnes e la breve esperienza di Sergio Zavoli, nel prossimo biennio

l’incarico verrà affidato a Gennaro Sangiuliano. Napoletano, cinquantadue anni, professionista da venti, esordi giornalistici alla metà degli anni Ottanta come corrispondente del Secolo d'Italia, poi il passaggio all’emittente partenopea Canale 8 di proprietà della

Emilio D'Agostino e Annibale Elia

triade De Lorenzo-Di Donato-Pomicino, Sangiuliano per un paio di anni collabora con l'Indipendente e nel 1996, fino al 2001, dirige il Roma, il quotidiano riportato in edicola da Giuseppe Tatarella e Italo Bocchino. Dopo un passaggio a Libero, allora diretto da Vittorio Feltri, nell'agosto 2003, in quota Alleanza nazionale, approda in Rai assunto con contratto di inviato e destinato alla redazione di Napoli che contro il suo arrivo proclama sette giorni di sciopero. Sangiuliano rimane allora a Roma alla Tgr e nel giugno 2009 con la qualifica di redattore capo passa al Tg1 guidato da Augusto Minzolini; due mesi dopo viene promosso vice direttore, incarico che conserva quando nel dicembre 2011, con la destituzione di Minzolini, il consiglio d’amministrazione della Rai nomina Alberto Maccari e quando, nel novembre del 2012, la poltrona del Tg1 viene affidata a Mario Orfeo.
Sul versante politico è stato segretario provinciale e poi regionale del Fronte della Gioventù e, dal 1983 al 1987, consigliere di quartiere a Soccavo per il Movimento sociale; nel 2001 lascia An e viene candidato da Antonio Martusciello, suo compagno di scuola al liceo classico Pansini, nelle liste di Forza Italia alla Camera nella circoscrizione Chiaia Posillipo Vomero, ottiene un risultato lusinghiero ma viene battuto dal candidato del centro sinistra Vincenzo Siniscalchi. Nel 2002 rientra in Alleanza nazionale ed è tra gli

Biagio Agnes e Giuseppe Blasi

estensori delle tesi del congresso di Bologna.
Sangiuliano è anche autore di molti libri; tra gli altri: nel 2008 Giuseppe Prezzolini: l’anarchico conservatore, edito da Mursia; Scacco allo zar: 1908-1910 / Lenin a Capri, genesi della rivoluzione pubblicato

da Mondadori nel 2012; l’anno successivo, sempre con Mondadori, Una Repubblica senza patria / Storie d’Italia dal 1943 ad oggi firmato insieme a Vittorio Feltri; nel 2014, ancora con Feltri coautore e Mondadori editore, Il Quarto Reich / Come la Germania ha sottomesso l’Europa.
Molti giornalisti puntavano all’incarico poi assegnato a Sangiuliano e nomi autorevoli sono stati scartati perché il candidato non aveva la laurea, requisito indicato come indispensabile dal quadro di indirizzi per le scuole di giornalismo stabilito dall’Ordine nazionale. Ma Sangiuliano come è arrivato a Salerno?
La proposta mi è arrivata dal rettore Aurelio Tommasetti; - è la risposta del vice direttore del Tg1 – ci conosciamo e ci siamo incrociati spesso in convegni e dibattiti. L’incarico è biennale e verificheremo subito se, come sono sicuro, ci sono i presupposti per lavorare bene. Vengo da studi giuridici (sono stato allievo di Pietro Perlingieri) e penso che gli studenti debbano conoscere a fondo, oltre alla grammatica italiana, il diritto costituzionale, il diritto penale e la procedura penale”.
Il riferimento alla grammatica è forse un riflesso inconsapevole della strage di bocciati del Suor Orsola. E per rimanere al master dell’università guidata da

Lucio D’Alessandro gli chiediamo se sarà un direttore fantasma come è da dodici anni Paolo Mieli, del quale non si riesce a conoscere neanche la retribuzione.
Compatibilmente con il mio incarico in Rai - assicura Sangiuliano - sarò presentissimo. Il

Enrico Mentana (*) e Sergio Zavoli
contratto di lavoro mi dà due giorni liberi a settimana e li spenderò per intero a Salerno. Di retribuzione non abbiamo parlato; avrò il rimborso spese per il treno e l’albergo, ma il compenso non è un problema. Dal 2009 ho un contratto alla facoltà di Economia della Sapienza. Insegno ‘Comunicazione finanziaria’ e percepisco 1600 euro lordi all’anno”.
Completano la struttura di vertice della scuola il direttore dei corsi accademici Emilio D’Agostino, il responsabile dei servizi giornalistici Giuseppe Blasi e il comitato tecnico scientifico d'ateneo formato dal rettore Aurelio Tommasetti, ordinario di Organizzazione aziendale, dai docenti dell’università di Salerno Annibale Elia (Linguistica computazionale), Ciro Aprea (Fisica tecnica industriale), Mauro Caputo (Ingegneria gestionale), Maurizio Sibilio (Pedagogia) e dai giornalisti Enzo D'Errico, Ottavio Lucarelli, Gennaro Sangiuliano, Angelo Scelzo e Carlo Verna. È invece in via di ultimazione il piano degli insegnamenti teorici e pratici.
La seconda novità del master riguarda la gestione. Il rettore Tommasetti, dicono al campus di Fisciano, è un sostenitore convinto della scuola e ha deciso di gestire direttamente come ateneo, sia sul versante amministrativo che finanziario, la scuola che negli anni precedenti era affidata al dipartimento di Scienze politiche, sociali e della comunicazione diretto da Annibale Elia.
Una determinazione che si riflette anche nelle condizioni fissate per gli allievi: l’iscrizione annuale costa soltanto 4.000 euro l’anno, la retta forse più bassa d’Italia e, in ogni caso, meno di un terzo dei 14.400 euro che pagano gli iscritti del Suor Orsola; la mensa è fissata a due euro; gli studenti del master avranno garantito l’accesso alle residenze universitarie. C’è da aggiungere che grazie all’accordo sottoscritto dall’università di Salerno con la Banca dell’Emilia e Romagna alcune borse di studio verranno finanziate dall’istituto di credito.
Ciro Aprea e Angelo Scelzo (*)

Veniamo all’ultima novità: gli assi portanti della scuola saranno web, dati e inchieste. “Nel suo tg Mentana – osserva Annibale Elia – cita spesso il ‘disavanzo primario’, ma quanti tra i telespettatori e anche tra i giornalisti sanno che cosa è? È evidente

quindi che una delle direttrici sarà l’informazione economica, una lente indispensabile per leggere ciò che succede intorno a noi e nel mondo”.
Sul fronte web è stato stipulato un accordo con Fanpage, uno dei siti di informazione più dinamici e più seguiti, soprattutto dai giovani, diretto da Francesco Piccinini, ex allievo dell’università di Salerno. I redattori lavorano sulle notizie, ma anche sui social network. “Si sono dotati di ingegneri – spiega il direttore del dipartimento di Scienze politiche – che lavorano a monitorare la sensibilità del pubblico per capire le reazioni a determinati temi o notizie. Così mettono insieme statistica e information retrieval (letteralmente reperimento delle informazioni, ndr), aggiungendo al dato numerico un’analisi qualitativa”. L’accordo con Fanpage prevede la costruzione di un laboratorio virtuale, con un tutor a distanza e lezioni periodiche all’università, per insegnare agli studenti come devono comportarsi di fronte a determinati fatti. “Però – avverte Elia – dobbiamo evitare l’errore comune a molti web journal che inseguono il pubblico e dimenticano la notizia. Gran parte di ciò che sta sul web è contro di noi e sono costanti

le violazioni della privacy. Serve una grande capacità di analisi, indispensabile peraltro per realizzare inchieste approfondite. E qui entra in campo ‘big data’. Un buon giornalista deve conoscere un centinaio di tools (traduciamo:

Mauro Caputo e Enzo D'Errico

sofware o programmi, ndr) che servono per collegare tabelle, grafici, schede, articoli di giornali e rapporti scientifici che riguardano un argomento o famiglie di argomenti, utilizzando anche tecniche di tipo linguistico per collegare le singole voci. E sarà necessario anche un lavoro specifico per la visualizzazione dei dati: non sono più sufficienti le torte e le tabelline tradizionali, c’è bisogno di immagini più avanzate che consentano di comprendere i collegamenti tra le varie fonti”.


(*) Da www.dagospia.com