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Mobbing Scribani, in aula
due testi: Calise e Nicotera |
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PER LA CAUSA promossa dal capo servizio Elio Scribani nei confronti del Mattino spa per dequalificazione professionale il 3 giugno sarà un’udienza nodale. Davanti al giudice del lavoro del tribunale di Napoli Michele Caroppoli compariranno due testimoni: l’azienda ha convocato Carlo |
Nicotera, ex capo cronista e ora responsabile del settore Italia; per Scribani, ma inserito anche nell’elenco testi del Mattino, verrà ascoltato Giuseppe Calise, in pensione ormai da diversi anni, ex capo |

Raffaele Del Noce, Carlo Nicotera e Elio Scribani |
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cronista e, durante la direzione Nonno, numero due del giornale. Nell’ultima udienza, tenuta il 29 novembre scorso, sono stati sentiti Gianni Ambrosino e Enzo Ciaccio per Scribani e Claudio Scamardella per l’azienda. Toccherà ora a Calise e Nicotera chiarire alcuni passaggi cruciali della parabola professionale di Scribani che attraverso i suoi avvocati (Bruno Amato, Caterina Malavenda e Giulia Di Bella del foro di Milano e Valerio Romano di Napoli) ha documentato la progressiva e inesorabile emarginazione di un cronista che era tra le prime firme del giornale ed è passato dai 169 articoli e inchieste firmati nel 2000 all’unico articolo commissionatogli nel settembre del 2005, goccia che lo ha spinto a chiedere l’intervento della magistratura.
Uno dei punti più controversi è costituito dagli incarichi a Scribani di responsabile della cronaca nera e giudiziaria, azzerati da una presunta revoca. Per la nomina a responsabile della nera c’è un ordine di servizio, datato 17 gennaio 1992, dettato dal direttore Nonno e comunicato ai giornalisti dal |

Bruno Amato, Sergio Capece e Paolo Graldi
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segretario di redazione Francesco Bufi; c’è poi un secondo ordine di servizio che allarga le responsabilità di Scribani anche alla cronaca giudiziaria: la data è 24 gennaio 1995, il direttore Paolo Graldi, il |
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segretario di redazione Sergio Capece. L’azienda sostiene (e il capo del personale Raffaele Del Noce ha ripetuto questa tesi al giudice Caroppoli) che gli incarichi sono stati successivamente revocati, ma parla, in contrasto con norme e prassi, di una revoca orale. |
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