Spettabile direttore Iustitia, gentilissimo Luigi Rispoli
Sono Massimiliano Giovine, giornalista (tess. profes.n.84715), Dottore in Scienze della Comunicazione e Dir. Resp. della testata giornalistica Spazio Motori, nonchè creatore ed organizzatore del 1° Corso on line di comunicazione e giornalismo di cui Lei parla nel Suo intervento. Mi vedo chiamato in causa (bastava leggere un pò più attentamente il regolamento on-line oppure chiedere maggiori informazioni direttamente a me, per "modus facendi" preferisco guardare le persone negli occhi in questi casi...) per cui intervengo. E' il minimo.
La sottile e pungente ironia che si utilizza nel parlare del mio corso mi sorprende. Davvero. Credo di intuirne il motivo, purtroppo. Resto basìto dinanzi ad una così sfacciata e sprezzante arroganza infarcita di scorrettezza e disinformazione. Interpretando a modo vostro il regolamento del corso avete (volutamente?) omesso un punto fondamentale: noi, con la mia associazione e la mia testata, non chiediamo "di farsi pagare il tesserino" come in sostanza affermate, LA MINIMA CIFRA RICHIESTA RAPPRESENTA ESCLUSIVAMENTE LA QUOTA PER PARTECIPARE AL CORSO ON-LINE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE IN GIORNALISMO E COMUNICAZIONE...noi offriamo a condizioni quasi gratuite, un corso telematico di giornalismo e comunicazione che non ha uguali in Italia! Ma ha letto il mio curriculum, conosce le mie referenze? Ma lo sa che ho sempre dovuto fare tutto da solo per seguire questa mia immensa passione, senza mai avere l'aiuto di nessuno? Invece di lodare un'iniziativa che ci costa sacrifici immani in termini professionali ed economici Lei cerca la facile (e sterile) polemica...che porta solo verso il buio. Peccato..noi stiamo ricevendo apprezzamenti notevoli ed autorevoli in merito al ns. progetto unico. In altre zone d'Italia (ma lo saprà benissimo) ed all'estero, opportunità del genere - quando si trovano - costano cifre elevatissime. Tale corso on-line, dopo quasi 2 anni di studio progettuale, di autorizzazioni e quant'altro, rispetta tutte le leggi vigenti. Fino all'ultimo comma. Il nostro panorama editoriale/giornalistico è talmente "chiuso" ed ingessato su posizioni quasi "giurassiche", che quando si trova dinanzi ad iniziative innovative, utili ed efficienti rimane spiazzato. Avvilito. E invece di appoggiare ed affiancare progetti del genere addirittura fa di tutto per ostacolarli e combatterli. Incredibile! E triste. Molto triste.
Una sintesi utile e chiara dell'iniziativa:
il nostro progetto, oggi già ampiamente apprezzato, offre la possibilità ai partecipanti di seguire il primo ed unico corso telematico di comunicazione e giornalismo completamente on line. Chi accede all'iscrizione riceve, senza alcun tipo di spostamento, rischi o costi connessi, nozioni, consigli, esercitazioni nel settore della comunicazione e del giornalismo, attraverso apposite lezioni telematiche (in formato "pdf") inviate direttamente nella casella di posta elettronica degli allievi. Le lezioni telematiche sono composte da moduli di 12-18 lezioni a cadenza settimanale o quindicinale, per una durata complessiva di circa 6 mesi (parte teorica del corso). L'iscritto poi, a sua scelta, potrà decidere se leggere ed archiviare le lezioni direttamente sul proprio computer oppure se stamparle per approfondirle poi con calma quando e dove preferisce. A richiesta l'iscritto può poi richiedere di partecipare anche alla parte pratica del corso on-line (altri 18 mesi), attraverso la redazione e la pubblicazione dei propri articoli firmati su Spazio Motori (o su altra eventuale testata registrata in Tribunale e partner dell'iniziativa). Tutto sulla base di consigli ed istruzioni operative inviate man mano ai singoli iscritti. Ogni allievo/a ha a disposizione un tutor on-line specializzato nel settore.
Il target di riferimento è formato da persone in possesso almeno del diploma superiore, senza limiti di età o di zona geografica, con una minima conoscenza della videoscrittura e della posta elettronica. Viene data la precedenza a quei soggetti privi di occupazione, studenti universitari o in situazioni di svantaggio. Il corso in oggetto, unico nel suo genere a queste condizioni, offre agli iscritti all’iniziativa ed all’Associazione socio-culturale “Confgiovani”, anche la possibilità di poter pubblicare i propri articoli sulla rivista telematica “Spazio Motori” (www.spaziomotori.it), testata giornalistica (partner dell’Associazione “Confgiovani”) regolarmente autorizzata dal Tribunale di Napoli con il n.5141, Provved. del 27/6/2000. Tra l'altro uno dei primi periodici di settore, in assoluto, ad avere ottenuto la registrazione e l'autorizzazione da un Tribunale come testata giornalistica telematica diffusa unicamente a mezzo rete internet. In questo modo i partecipanti, ai sensi della Legge n. 69, 03 febbraio 1963 (Legge istitutiva dell'Ordine dei Giornalisti) e Legge n. 47, 08 febbraio 1948 (Disposizioni sulla stampa), potranno avere la possibilità di svolgere (gratuitamente!! Il costo minimo previsto è esclusivamente per il corso di formazione professionale a cui si partecipa!!) la pratica utile all’iscrizione poi nell’Albo dei Giornalisti/pubblicisti della propria regione. Anche per quest'anno, inoltre, abbiamo ricevuto il prestigioso Patrocinio da parte della Provincia di Napoli (vedi decreto all'interno del regolamento). Un progetto quindi unico, che offre teoria e pratica nel pieno rispetto delle leggi, per dare l’opportunità ai giovani (e meno giovani) di avvicinarsi al mondo della comunicazione, della cultura e del giornalismo in maniera diretta ed al tempo stesso moderna. Oppure, per chi è già del "mestiere", di approfondire determinate tematiche direttamente sul campo. Senza spostamenti onerosi e difficoltosi; ricevendo, a cadenza prestabilita, le lezioni direttamente via e mail al proprio domicilio. Con in più il “canale” privilegiato ed esclusivo per vedere pubblicati on-line i propri articoli e servizi firmati. Alla fine del corso i partecipanti che avranno seguito attivamente le lezioni ed in regola con le quote previste, riceveranno regolare attestato di partecipazione rilasciato dall’Associazione socio-culturale“Confgiovani”, valido anche ai fini dei crediti formativi universitari (CFU). Gli articoli firmati e pubblicati avranno regolare valore di legge e saranno - come poi indicato in seguito - salvati ed archiviati a cura dell'iscritta/o (un archivio telematico è ovviamente tenuto anche dalla redazione e dall'associazione). Distinti saluti
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La lunga lettera (seimila battute) di Massimiliano Giovine è indirizzata al direttore di Iustitia Nello Cozzolino e al capo gruppo di An Luigi Rispoli, che, se lo ritiene, troverà spazio su Iustitia per replicare. Certamente il doppio destinatario contribuisce a rendere confuse le argomentazioni di Giovine, che si mostra fiero perché “anche per quest'anno abbiamo ricevuto il prestigioso Patrocinio da parte della Provincia di Napoli”.
Ma la notizia pubblicata nel numero scorso di Iustitia era proprio centrata sul ritiro del patrocinio da parte della Provincia, con la pubblicazione del decreto firmato dal presidente della Provincia di Napoli Dino Di Palma.
Dopo la segnalazione da parte del gruppo di Alleanza nazionale di varie irregolarità (assessori doppiolavoristi, concorsi a porte chiuse, comunicati pagati migliaia di euro), è infatti la prima volta che Di Palma fornisce una risposta chiara, accogliendo la richiesta di Rispoli e dei consiglieri Bellerè, D’Auria, Muro, Pesce e Schiano.
Del corso organizzato dall’associazione Confgiovani Iustitia non si è occupata, ma l’occasione della lettera è utile per un chiarimento. Giovine spiega che “la minima cifra richiesta rappresenta esclusivamente la quota per partecipare al corso on line di formazione professionale al giornalismo”; e continua: i partecipanti al corso “potranno avere la possibilità di svolgere (gratuitamente!! ) la pratica utile all’iscrizione nell’Albo dei Giornalisti/pubblicisti”.
Giovine fa bene a scrivere ‘gratuitamente’ in neretto sottolineato con l’aggiunta di due punti esclamativi (“che poi dicono che siamo provinciali, siamo tirati”), perché il nodo è tutto qui. L’articolo 35 della legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti, per l’iscrizione nell’elenco dei pubblicisti richiede “certificati che comprovino l’attività pubblicistica regolarmente retribuita da almeno due anni”. “Retribuita”, e non gratuita.
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