Formazione, l'Ordine
campano contro la Fnsi

FORMAZIONE GIORNALISTI No ai corsi truffa”: è tranchant il giudizio pubblicato sulla sua pagina Facebook nei primi giorni di marzo dal presidente dell’Ordine campano Ottavio Lucarelli nei confronti del corso su ‘Il giornalista pubblico e l’informazione al cittadino’ da tenere il 15 marzo nell’aula Pessina della Federico II. La nota Facebook si chiudeva con “No ai corsi truffa I truffatori alla larga dalla Campania”.
Vediamo allora chi sono gli organizzatori dei “corsi truffa” e chi è il “truffatore” ‘straniero’ da cacciare fuori dalla Campania. L’iniziativa del 15 marzo rientra nel piano di appuntamenti per ‘la formazione continua e

obbligatoria dei giornalisti’ promosso dalla Federazione nazionale della stampa d’intesa con i sindacati regionali. In Campania il corso è stato organizzato dal Sugc, guidato da Claudio Silvestri, insieme a ForMedia, la società di formazione,

15 marzo. L'aula Pessina della Federico II

interamente controllata dall’Assostampa lucana, che è dal 1994 presieduta da Renato Cantore, ex vice direttore della Testata giornalistica regionale della Rai.   
Nei giorni successivi alla nota sui “corsi truffa” Lucarelli va avanti con il suo attacco e, sempre su Facebook, scrive: “vigilerò personalmente che tutti i colleghi siano presenti dalle 9,30 alle 16,30. Con meno di venti presenti, presenti dall’inizio alla fine, il corso si annulla per legge”.
Il corso alla Federico II ha invece un successo clamoroso: i 150 posti disponibili vengono prenotati tutti già a fine febbraio e ci sono oltre centoventi giornalisti in lista d’attesa, nonostante il presidente dell’Ordine abbia subito organizzato nello stesso giorno e alla stessa ora un corso all’Emeroteca Tucci.
Alle dieci di mattina del 15 marzo l’aula Pessina è gremita e al tavolo della presidenza, con il relatore Sergio Talamo e con il docente della Federico II Alessandro Arienzo, sono seduti i promotori del “corso truffa”: Claudio Silvestri, che introduce i lavori, il segretario della Federazione della stampa Raffaele Lorusso e il potentino Renato Cantore che è evidentemente lo 'straniero' da cacciare. E c’è anche il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Carlo Verna che sicuramente starà studiando come intervenire sulle accuse gravissime e gratuite rivolte ai vertici del sindacato e a un ente di formazione che da oltre venti anni organizza corsi in tutt’Italia e anche all’estero.