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Arricale passa dal Denaro
agli Industriali di Caserta
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CON L'AUTUNNO TENDONO a migrare i redattori capo del Denaro, il quotidiano economico campano edito e diretto da Alfonso Ruffo. Nel settembre del 2000 fu Maria Rosaria Marchesano a lasciare la redazione di piazza dei Martiri per trasferirsi a Milano Finanza; nel settembre del 2002 iniziò la breve stagione da numero due di Claudio D’Aquino, chiamato a tamponare le dimissioni di Guido Pocobelli Ragosta, per qualche settimana
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sostituito da Enzo Agliardi; ora tocca ad Antonio Arricale, che da metà settembre ha assunto l’incarico di responsabile della comunicazione e dell’ufficio stampa dell’Unione industriali di Caserta.
“Ad agosto – dice Arricale – mi è arrivata
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Maria Rosaria Marchesano, Guido Pocobelli e Alfonso Ruffo |
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una proposta interessante da Carlo Cicala, dal gennaio 2005 alla guida degli industriali casertani, che si preparano a festeggiare i sessant’anni della loro associazione. Un lavoro da sperimentare, nuovi stimoli e un congruo contratto con la qualifica di redattore capo per l’intero mandato presidenziale (dicembre 2008, ndr) mi hanno spinto a lasciare il quotidiano”.
Sui due anni trascorsi a lavorare con Ruffo e con il vice direttore Goffredo Locatelli, l’ex numero tre del Denaro spende soltanto parole positive, ma le voci di corridoio raccontano una realtà diversa. Dopo le ferie Arricale ha mandato un certificato medico per rinviare di una decina di giorni il rientro, poi è andato da Ruffo a comunicargli che andava via. Perché? “Era stanco, - racconta uno dei giornalisti che continua a frequentare le stanze di piazza dei Martiri - stanco di subire il pressing asfissiante di Ruffo, di fare il parafulmine delle critiche e dei malumori di un direttore/editore che non parla con i redattori e dei ripetuti, aspri duelli con il vice direttore, con punte anche violente. L’ultimo episodio è avvenuto a metà giugno, nel corso di un manifestazione organizzata nella sede del giornale, quando Locatelli, curatore del mensile Den ( in tandem con la moglie di Ruffo, la coordinatrice redazionale Federica Cigala), l’aveva pubblicamente accusato con parole durissime di interferire nella fattura del mensile. Del resto Arricale va ad allungare la lista dei tanti capi, vice capi e semplici redattori scappati dal giornale alla ricerca di lidi più tranquilli”.
Da qualche settimana anche Locatelli, che nell’aprile del 2007 raggiungerà i sessantacinque anni per la pensione, non lavora più nella sede di piazza dei Martiri; è stato spostato negli uffici vicini di via Carlo Poerio e si occupa, con
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Francesco Bellofatto, Claudio D'Aquino e Goffredo Locatelli
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Noura Koursc e Barbara Paternostro, della Denaro Libri, una delle sette società (le altre sono, con la srl Editoriale Il Denaro, che pubblica il quotidiano, la cooperativa Edizioni del Mediterraneo, la srl Denaro Tv, la srl Denaro Progetti, l'associazione Denaro
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Ricerche e formazione e la srl Denaro Sei), che compongono la galassia Denaro. Una galassia che da anni trae la linfa vitale dal finanziamento pubblico ottenuto perché il quotidiano è organo del Movimento Europa Mediterraneo costituito da quattro esponenti di Forza Italia: l’ex ministro Antonio Marzano, Claudio Azzolini, Guido Podestà e Salvatore Lauro, che dallo scorso dicembre ha lasciato il gruppo di Forza Italia al Senato per trasferirsi al gruppo misto della Casa delle libertà. In quanto organo di un movimento politico con un giornale edito da una cooperativa giornalistica, gli editori del Denaro nel 2003, stando ai dati pubblicati dal Sole 24Ore, hanno incassato 2.238.168,15 euro, oltre quattro miliardi e trecento milioni delle vecchie lire.
Se Locatelli è rimasto in zona centro, destinazione più lontana è toccata a Francesco Bellofatto, tagliato dall’organico del quotidiano e trasferito a Fuorigrotta, nella sede di Denaro tv, l’emittente satellitare battezzata a febbraio e ancora in attesa di un vero lancio, messa in piedi da Ruffo in tandem con il presidente dell’Its Pietro Altieri.
Sono in calo i redattori (ora sono quattro: Serena Azzolini, Giovanni Capozzi, Sergio Governale e Antonello Grassi); ma aumentano i praticanti: a Antonella Autero e Giovanni Brancaccio si è aggiunta Adele Pinto, figlia di Francesco Pinto, presidente dell’Asmez, un consorzio cui aderiscono centinaia di comuni del Mezzogiorno peninsulare, interlocutore privilegiato del direttore del Denaro che dal 2000 (quando era ancora settimanale) ad oggi gli ha riservato 294 articoli. Alla fattura del quotidiano
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lavorano anche quattro aspiranti giornalisti: Giuseppe Carlomagno,
Camilla Formisano, Enrico Russo e Angelo Vaccarella, che cura la pagina degli incentivi.
Partito Arricale, il timone del giornale è stato affidato, non è ancora chiaro se in maniera
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Antonello Autero, Giovanni Capozzi, Adele Pinto |
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provvisoria o definitiva, a Enzo Agliardi, cresciuto lavorando al centro studi, esecutore puntuale, da tre anni giornalista professionista. Agliardi, per Ruffo, ha una qualità importante; è un fedelissimo che ha schierato di recente e sta per schierare in diverse occasioni delicate: nell'aprile scorso è stato testimone per l’azienda nell’istruttoria promossa dall’Ordine regionale della Campania che doveva pronunciarsi sulla richiesta di praticantato d’ufficio presentata da Laura Cocozza; sempre per Ruffo ha testimoniato il 29 giugno nella causa di lavoro promossa dalla Cocozza; si accinge a tornare all’ex pretura il prossimo 6 dicembre per testimoniare nella causa che vede di fronte Ruffo e l’ex direttore di Den Massimiliano De Francesco.
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