Poligrafici Mattino
ancora in sciopero

IL 3 FEBBRAIO, nel terzo giorno di sciopero che ha impedito il 4 l’uscita del giornale, i poligrafici del Mattino hanno manifestato a piazza dei Martiri. All’iniziativa hanno partecipato per il cdr Marisa La Penna, alcuni redattori (Francesco Romanetti, Cristiano Tarsia, Daniela De Crescenzo) e giornalisti e poligrafi del Mattino già in pensione (Franco Mancusi, Marco Pellegrini, Oreste Costagliola, Raffaele Crisci e altri). Nel corso della

manifestazione la rappresentanza sindacale unitaria (Agostino Bisaccia, Silvio Sonnino e Antonio Verde) ha chiesto al cdr di covocare un’assemblea congiunta poligrafici e giornalisti per discutere forme di lotta comuni. Intanto è stato preparato un volantino

3 febbraio. A Napoli manifestazione dei poligrafici del Mattino

con un appello alla città perché difenda il suo giornale e chi ci lavora.
Dal primo gennaio quando sono scattati i licenziamenti di Ciro Anatella, Leo Centore e Maurizio Di Bianco, i tre informatici impiegati al centro di calcolo che è stato azzerato e portato all'esterno dell'azienda, si sono susseguiti assemblee dei lavoratori e incontri tra i rappresentanti sindacali e i dirigenti del Mattino spa (Massimo Garzilli, direttore amministrativo in pensione da oltre otto anni, e il capo del personale Giovanni Santorelli) sia a via Chiatamone che a Roma in sede Fieg e sono stati effettuati tre giorni di sciopero (il 9 e il 18 gennaio e il 3 febbraio), ma il Gruppo Caltagirone sembra determinato a non trattare, costi quel che costi.
La linea del conflitto frontale rischia però di diventare molto onerosa per l'editore perché a Napoli potrebbero maturare nuove forme di lotta più aggressive e perché è diventata incandescente anche la situazione del Messaggero, il quotidiano capofila del Gruppo.
I dirigenti del quotidiano romano hanno approfittato della vacatio che si è creata tra le dimissioni della vecchia rappresentanza sindacale e l’insediamento della nuova per svuotare l’area dei servizi tecnici. E finora tutti i tentativi di

Poligrafici e giornalisti del Mattino a piazza dei Martiri

avviare una trattativa sono stati stroncati dall’azienda. La rsu del Messaggero (ne fanno parte Luigi Borgiani, Flavio
Malizia
, Andrea Mataldi, Claudio Rossetti, Marco
Rubini
, Alessio Sergnese) ha perciò diffuso uno sferzante

comunicato per denunciarel’irresponsabile piano di riorganizzazione” portato avanti dai dirigenti del gruppo Caltagirone “in totale e ottuso dispregio del contratto nazionale di lavoro, dei sindacati, della rsu, della Fieg, delle regole, degli accordi, della parola data e dei lavoratori tutti”. È stato proclamato “l’immediato stato di agitazione in tutti i reparti”, mentre forme più dure di lotta verranno decise da tutti i lavoratori convocati in tre assemblee, due a via del Tritone e una a Torre Maura, dove si stampa il giornale.