Il Roma stampa a Fisciano
e aspetta il contributo 2010

CON TRIPLI SALTI mortali e fideiussioni il 30 settembre i dirigenti del Roma hanno coperto tutti i versamenti previdenziali, ultimo scoglio da superare per essere in regola con la richiesta di contributo per il 2010, perché hanno da tempo risolto gli intrecci societari denunciati dall’Agcom, sia con l’Umanità e che con il quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno che dallo scorso gennaio è diventato Roma / Cronache di Salerno.
Ora la parola d’ordine è resistere fino ai primi di dicembre quando si deciderà

sull’erogazione dei finanziamenti ai giornali, con i redattori che vanno avanti con i contratti di solidarietà (retribuzione al cinquanta per cento fino al prossimo aprile) e hanno accettato di congelare tre stipendi arretrati.
La richiesta del Roma non dovrebbe avere punti


Gabriella Buontempo, Salvatore Santoro e Antonio Sasso

deboli e il contributo della presidenza del Consiglio servirà a raddrizzare la barca, riavviando il dialogo con le banche, che da tempo hanno chiuso i rubinetti. Se invece qualcuno, per ragioni non tecniche, deciderà di tenere bloccato il tubicino dell’ossigeno, il quotidiano del patron Italo Bocchino correrà il rischio concreto di inabissarsi. Ma, dopo la pubblicazione delle intercettazioni di Valter Lavitola, eventuali bocciature non motivate potrebbero suscitare l’attenzione di magistrati.
Intanto dal 10 settembre gli amministratori del Roma hanno deciso di mollare la Grafic processing di Augusto Celetti e si sono spostati alla tipografia della Stiem a Fisciano, una spa controllata dal Gruppo Seregni di Paderno Dugnano e diretta da Andrea Colombo, che stampa anche la Gazzetta di Caserta di Pasquale Clemente, il Denaro di Alfonso Ruffo e i quotidiani della galassia Roma: Cronache di Salerno e Il Golfo.
Anche il Denaro tre anni fa lasciò la Grafic e optò per la Stiem, ma in questo caso la situazione è abbastanza diversa. La Grafic rientra nella galassia Roma, con Celetti che ha ricoperto diversi incarichi nelle società del gruppo: otto anni fa era presidente della cooperativa Edizioni del Roma; nei primi anni del 2000 è stato amministratore dell’agenzia Mediapress; nel luglio 2010 era socio della cooperativa Edizioni del Roma insieme all’amministratore unico del Roma


Valter Lavitola e Antonio Schiavone

Salvatore Santoro, al direttore Antonio Sasso, all’allora moglie di Bocchino Gabriella Buontempo, all’impiegata del Roma Giuseppina Scolavino e a Antonio Schiavone, sposato con Patrizia Bocchino, sorella dell’editore. Allora perché cambiare tipografia?
Inutile bussare ai telefoni di Celetti: non risponde. Anche dal Roma

non arrivano risposte ufficiali, ma filtrano malumori per contrasti troppo frequenti con lo stampatore sulla qualità e sui tempi di stampa e si cita il ritardo nella pubblicazione del Roma che non consente di raggiungere con tempestività le quattro edicole notturne napoletane, con una perdita di 300-400 copie che diventano oltre 500 quando il Napoli gioca di sera.