Pm Agrippa e Calenda:
'assolto' Nicola Cosentino

CONTINUA IL FEELING tra il Corriere del Mezzogiorno e il coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino, un feeling che nel novembre 2009 fece scoppiare un caso: il giornalista del Corrriere della sera Fulvio Bufi girò ‘l’introvabile’ ordinanza del gip Raffaele Piccirillo che chiedeva l’arresto di Cosentino a quattro cronisti del Cormezz (Gianluca Abate, Angelo
Agrippa
, Titti Beneduce, Simona Brandolini) e da San Nicola alla

Dogana qualcuno la inviò agli avvocati del coordinatore Pdl; un'iniziativa anomala che provocò una secca telefonata con richiesta di spiegazioni del direttore del Corriere della sera Ferruccio de Bortoli a Marco Demarco. Saltiamo ora al 10


Ferruccio de Bortoli e Marco Demarco

settembre scorso: a Sant’Agata de’ Goti viene organizzato dall’associazione Arcadia un ‘processo’ in piazza a Cosentino, con presidente Mimmo Ragozzino, mentre l’accusa è affidata a tre pm che è difficile definire toghe rosse: Alfonso Ruffo, editore e direttore di un quotidiano, Il Denaro, tra i primi ad accedere a un sostanzioso contributo pubblico in quanto organo del Movimento Europa Mediterranea, un’associazione costituita da quattro esponenti dell’allora Forza Italia (al 'processo' Ruffo si farà poi sostituire da un suo redattore, Ettore Mautone); Massimo Calenda, redattore politico Rai Napoli, in epoca remota socialista con Carmelo Conte, ormai da molto vicino al centro destra tanto da essere da un anno in lista d’attesa per una promozione a capo servizio in quota pdl; Angelo Agrippa, nato in provincia di Caserta come Cosentino, politico che segue quotidianamente per il Cormezz.
È un processo di quelli che piacerebbero a Berlusconi, con contraddittorio poco aggressivo e imputato libero di parlare a volontà; non a caso il Mattino, con un servizio del corrispondente da Sant’Agata de' Goti Giuseppe Piscitelli impaginato in cronaca su quattro colonne di taglio basso, scrive che “Cosentino è stato simbolicamente assolto con formula piena”.


Nicola Cosentino , Mimmo Ragozzino, Ettore Mautone, Angelo Agrippa e Massimo Calenda

Demarco spedisce nel Sannio un inviato a seguire il ‘processo’, al quale dedica la seconda pagina con un  resoconto che riporta tutte le tesi difensive dell’ex sottosegretario e anche i suoi attacchi a De Magistris.
Nel lungo articolo l’inviato non trova però lo spazio per scrivere chi sono i tre pm che hanno interrogato Cosentino; e neanche i redattori del desk del Cormezz trovano lo spazio per scrivere nella didascalia della foto da Sant’Agata i nomi dei protagonisti del ‘processo’. E sapete chi è l’inviato del Corriere del Mezzogiorno a Sant’Agata de’Goti? Va be’, avete indovinato, ma era facile: Angelo Agrippa, nel doppio ruolo di pm e di cronista.