Ruffo, 150mila euro o 16 miliardi

Caro Cozzolino,
il sequestro ‘preventivo’ dei beni di Alfonso Ruffo, editore e direttore del settimanale economico locale il Denaro, annunciato con un comunicato dal procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli Fausto Zuccarelli ha fatto scalpore, ma non notizia: i quotidiani hanno dato pochissimo spazio al sequestro e nessuno ha pubblicato una foto di Ruffo. Sono convinto che si fosse trattato di un ristoratore o di un salumiere avremmo visto in pagina anche la foto della nonna dell’indagato. Si dirà ‘cane non morde cane’, ma qui staremmo parlando di giornalisti; e, per di più di un giornalista piuttosto noto che dal 1997 ha percepito una trentina di milioni di fondi pubblici.
Nella vicenda c’è da segnalare un singolare balletto di cifre: Zuccarelli scrive di oltre 16 milioni di euro; Ruffo replica: “il valore di quello che mi è stato sequestrato non credo superi i 150mila euro”; il direttore del Mattino Alessandro Barbano si comporta da amico e chiede alla cronaca (supervisione di Paolo Russo e guida di Marilicia Salvia) la ripubblicazione della difesa del giornalista, già messa in rete dal Denaro.it, ma vuole strafare e titola: “Ruffo: un sequestro da 16 miliardi”.

Maurizio Maffettone

Il Mattino del 28 luglio

 
Alfonso Ruffo
Fausto Zuccarelli
Alessandro Barbano