City, 16 redattori
in cassa integrazione

DAL PRIMO MARZO sedici dei diciotto redattori di City, il quotidiano gratuito del gruppo Rizzoli Corriere della sera, saranno in cassa integrazione per un anno. I verbali di accordo, nazionale e aziendale, siglati dalle parti il 9 febbraio a Milano hanno confermato che le otto edizioni chiudono il 24 febbraio; subito dopo i giornalisti consumeranno alcuni giorni del pacchetto ferie prima del passaggio in cig. La chiusura, ha chiarito l’azienda, è diventata

inevitabile per il deficit accumulato negli ultimi tre anni: due milioni e 700mila euro nel 2009; un milione e 400mila nel 2010 e oltre un milione e mezzo nel 2001, con un totale che supera i cinque milioni e mezzo di perdite.
All’incontro milanese hanno partecipato per


Bruno De Stefano, Antonio Piedimonte e Luigi Ronsisvalle

l’azienda, assistita dalla Federazione editori, il direttore generale Rcs Giulio Lattanzi, il capo del personale Vito Ribaudo e la sua vice Ivana Letti; per la redazione il cdr (Daniele Angi, Alessandro Conti, Beatrice Montini), Luigi Ronsisvalle e Daniela Stigliano per la Federazione nazionale della stampa e il presidente dell’Assostampa lombarda Giovanni Negri per i sindacati regionali delle otto edizioni di City.
Due dei redattori sono stati già riassorbiti; sono i vice capo servizio Angela Geraci e Elena Tebano che vanno al Corriere della sera. Gli altri sedici, tra cui i redattori di Napoli Bruno De Stefano e Antonio Piedimonte, dovrebbero costituire il bacino privilegiato da cui l’azienda attingerà per le prossime assunzioni. Per definire il profilo professionale dei cassintegrandi e ascoltare le loro richieste Ribaudo e Letti hanno fissato un calendario di incontri, da chiudere entro il 25 febbraio, con i redattori e con i collaboratori.