La maestra col righello e la 'missionaria' |
Invenzione epocale internet. Idea geniale il giornale on line, perché consente agli indolenti di restare in pigiama e ciabatte con l’unico sforzo di trascinarsi al computer per affacciarsi sul mondo e vedere cosa c’è di nuovo. Succede anche il 18 aprile, quando dalle palpebre ancora semichiuse e gonfie di sonno emerge l’occhio curioso che finisce sul sito del Corriere del Mezzogiorno.
La home page è una intrigante promessa di trasgressione (e non ci sarebbe modo migliore di iniziare la giornata) che si apre con un portentoso fondoschiena che ci invita a leggere “Sesso, i napoletani dicono: famolo strano. Voglia di trasgressione kinky sex (video).”. L’occhio è ancora acquoso, ma la soglia di attenzione è massima grazie ai residui testosteronici chiamati a raccolta. Quella parolina in rosso (video) è una sirena maliziosa che sembra dire “cliccami”. Di fianco una foto di Monica Bellucci sdraiata a letto ma con un orecchio semicoperto dai capelli. Uno sguardo furtivo verso la camera da letto, dove nel silenzio la moglie dorme l’ennesimo sonno inquieto (e l’articolo del Cormezz ci conferma poi il perché) e il dito ormai privo di controllo inizia la navigazione. C’è un altro titolo : Ai campani non piace più il sesso alla vaniglia Trionfa il sesso estremo: lo racconta la redattrice di costume del Corriere del Mezzogiorno, Anna Paola Merone (che ha preso spunto da un servizio di Eva Tremila).
E ci appare lei, la redattrice di costume, armata di penna e appunti, con un sobrio golfino verde. Un po’ di delusione, certo: e gli ormoni allertati tornano in quiescenza. Ma ascoltiamo la voce della Merone in veste di sessuologa. “Sesso estremo. Napoli è nientedimeno che al terzo posto, dopo Roma e Milano.”
È la solita storia: primi in spazzatura e camorra, ma se si tratta di fare una cosa buona annaspiamo dietro i migliori? Ma no, avevamo capito male: quel terzo posto rappresenta invece un piazzamento eccellente. Da soli o in gruppo, con fruste, corde, travestimenti e giochi di ruolo gli italiani danno libero sfogo alle fantasie sessuali più inconfessate. Anche qui nel Mezzogiorno, ma un po’ di meno “ Un napoletano su trenta si diverte a sud di Roma” dice Merone, e almeno le certezze geografiche restano immutabili. Come si diverte? Col fetish, col bondage, col travestimento, però, sottolinea con amarezza la notista di costume, le resistenze culturali frenano il decollo del Sud. È una Italia a due velocità. Siamo attanagliati dall’oscurantismo. Merone si attacca al telefono e cerca conforto nei vip
(categoria riComparse, stile Elisabetta Gregoraci e Alba Parietti). Alla desaparecida Patrizia Pellegrino, che di mestiere fa l’ospite in televisione, chiede speranzosa: “ Racconti le tue fantasie erotiche?”. “Tutto serve al sesso della coppia, ed io non ho pregiudizi” ammette l’attrice.
“E lo scambio di partner?”
“Il sesso è trasgressione – risponde Patrizia - se la coppia si chiude fisicamente e mentalmente, addio…”
“Ma con le tue amiche parli o scambi sex- toys?”
“Purtroppo la mia amica del cuore vive in un’altra città”. Dannazione: si poteva metter su un mercatino dell’usato, un bric a bràc del kamasutra seminuovo. Pile incluse nella confezione.
Pensate: la Merone ci informa che molti campani vanno al Nord per un consulto dal sessuologo, perché le loro mogli non sanno di avere un partner amante del sesso estremo e scambista convinto (ma se le mogli non sanno, che scambiano?) E ancora: una prescrizione di Viagra è un problema da queste parti “temendo che la cosa possa venire all'orecchio di una moglie – è ancora la Merone che ci informa- con la quale non ci si concede ormai da tempo neanche una «missionaria» basica”.
La missionaria basica? Restiamo basiti. La verità, conclude la redattrice, è che il sesso normale “è definito sesso alla vaniglia da chi ha voglia di sperimentare nuovi sapori”. È come davanti alla vetrina di un gelataio, quando non si riesce a decidere come prenderlo. Merone suggerisce: “La maggior parte, però, alla frusta preferisce il righello e il gioco sempre allettante della maestra fustigatrice.” E così nessuno potrà ancora dire di non sapere.Albeggia, e sentiamo in lontananza il rassicurante sibilo della caffettiera in azione. La consorte scapigliata e imbolsita (più simile a Silvana Pampanini attuale che non ad Aida Yespica) armeggia con le tazzine. Noi la buttiamo lì: “ Ma nel freezer è rimasta una vaschetta di gelato?” |
Monteiro Rossi |
(*) Da www.messaggero.it |
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