"È il momento di indignarsi"

Caro direttore,
ho molto apprezzato la tua denuncia, netta e implacabile, sul silenzio vergognoso delle istituzioni, sempre cosi loquaci ma, stavolta, sorprendentemente mute sul trasferimento della sede del Mattino, da quella storica di via Chiatamone 65 alla “torre” dell’editore Caltagirone al Centro Direzionale, roba che ricorda Il deserto dei tartari di Dino Buzzati.
Un atteggiamento che dà la misura, non da oggi, del gelido distacco della cosiddetta classe dirigente su vicende che dovrebbero far insorgere quell’orgoglio, così tanto e spesso demagogicamente evocato e invocato in ogni kermesse per enfasi e strumentali suggestioni.
Se non ci si indigna ora per una scelta, che penalizza una gloriosa testata e la stessa civiltà della nostra città, in cui il Mattino è presente dal 1892, che altro bisogna meritarsi per farlo?
A proposito di silenzio e della tua nobile, energica denuncia, ti segnalo che, domenica 3 giugno ho pubblicato sul Quotidiano del Sud un mio reportage di due pagine su questo “trasloco”, meglio sarebbe dire “sfratto”. Consentimi, infine, di ringraziare dalla tua affermata tribuna, il direttore del Quotidiano Gianni Festa per la sua incondizionata disponibilità.

Aldo de Francesco


(*) Da www.aldodefrancesco.it
 
Dino Buzzati
Gianni Festa
Aldo de Francesco (*)