Ordine: facile entrare, complicato uscire

Caro direttore,
dopo il caso di Paolo Peluffo, il caso di Annalisa Spiezie: le vicende di due trasferimenti, il primo in entrata, la seconda in uscita, con velocità del tutto diverse.
Sul responsabile dell’ufficio stampa di Ciampi, iscritto a Napoli dal presidente dell’Ordine regionale Ermanno Corsi il 18 gennaio 2004 con ‘pratica d’urgenza’ e retrodatazione al 18 luglio del ’90, i lettori di Iustitia sanno tutto, comprese le sanzioni che si sono beccati Peluffo (‘l’avvertimento’, inflitto dall’Ordine del Lazio presieduto da Bruno Tucci) e Corsi (‘la censura’ decisa dall’Ordine delle Marche guidato da Giannetto Sabbatini Rossetti).
Meno nota la vicenda di Annalisa Spezie, napoletana di Portici, quarantacinque anni, da sedici professionista, redattore capo e da oltre un decennio conduttrice dell'edizione delle 20 del Tg5, il telegiornale diretto da Carlo Rossella, annunciato in partenza per lasciare la poltrona a Clemente Mimum.
Da anni la Spezie aveva chiesto all’Ordine della Campania il trasferimento all’Ordine di Roma, trasferimento più volte sollecitato nei mesi scorsi perché la componente di Autonomia e Giornalisti uniti aveva deciso di candidarla alle elezioni per il rinnovo dell’Ordine del Lazio. Né la domanda di trasferimento, né le sollecitazioni hanno avuto risposta e la giornalista del Tg5 ha dovuto rinunciare alla candidatura.

Alfonso Nitti


Post scriptum. Questo il comunicato della componente capitolina dei gruppi di maggioranza di Fnsi e Ordine nazionale, coordinata da Ignazio Ingrao, vaticanista del settimanale Panorama, diretto da Pietro Calabrese.


ELEZIONI PER L’ORDINE DEI GIORNALISTI: ANCORA UNA VOLTA, A ROMA
NON C’E’ ALCUN “CASO SPIEZIE”
Giacché si continua a parlare di “dietrologie” riguardo al ritiro della candidatura della collega del TG5 Annalisa Spiezie, presentata in un primo tempo dalla lista di “Autonomia e Solidarietà-Giornalisti Uniti” per l’imminente rinnovo degli organismi di autogoverno dell’Ordine dei giornalisti a Roma, proviamo per un’altra volta a fare chiarezza. Da oltre tre anni la collega Spiezie aveva chiesto all’Ordine dei giornalisti della Campania il trasferimento all’Ordine di Roma. Inspiegabilmente l’Ordine della Campania non ha mai dato seguito a questa domanda. Quando la componente di “Autonomia e Solidarietà-Giornalisti Uniti” ha deciso, su segnalazione dei colleghi del Tg5,  di candidare la collega Spiezie, è stato chiesto all’Ordine della Campania di dare finalmente corso al trasferimento. Nonostante le ripetute sollecitazioni, l’Ordine della Campania non è stato in grado di fornire in tempo utile un documento valido che attestasse il via libera al trasferimento della collega. In mancanza di questo atto formale la componente romana di “Autonomia e Solidarietà-Giornalisti Uniti” è stata costretta, con grande rammarico, a ritirare la candidatura della Spiezie. Dispiace che per un’inefficienza “burocratica” è stato impedito ad una collega, a cui va tutta la nostra gratitudine per l’impegno, di presentarsi alle elezioni.
Convinti tuttavia dell’importanza di avere un giornalista di Mediaset nella rappresentanza romana del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, la componente di “Autonomia e Solidarietà-Giornalisti Uniti” indica ai colleghi la candidatura di un altro collega del TG5: Paolo Trombin, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione stampa romana, il cui nome peraltro era già ricompresso nella rosa di quelli proposti dalla nostra componente per le candidature, a cui va tutta la nostra stima e ringraziamento per la disponibilità dimostrata.

La componente romana
di “Autonomia e Solidarietà-Giornalisti Uniti”


(*) Da www.consiglio.regione.lombardia.it
(**) Da www.telegiornaliste.com
(***) Da Prima comunicazione

 
Paolo Peluffo (*)
Annalisa Spiezie (**)
Carlo Azeglio Ciampi
Ermanno Corsi
Bruno Tucci
Carlo Rossella
Clemente Mimum (***)
Pietro Calabrese