Da gennaio il Cormezz
incorporato dal Corsera

DAL 2 GENNAIO tutti i dorsi locali del Corriere della Sera verranno incorporati dalla casa madre, cioè da Rcs MediaGroup spa. E sono tante le testate locali del Corriere nate negli ultimi venticinque anni: Trentino, Alto Adige, Veneto con cinque edizioni oltre l’autonoma Verona, Bologna, Firenze, Mezzogiorno con Napoli e Bari. Nell’elenco non rientra Torino, aperta nel 2017, perché è sede distaccata del CorSera.
L’incorporazione è per tutte il finale annunciato di un’operazione che i dirigenti di via Solferino portano avanti da molti anni. Nella fase iniziale hanno affiancato imprenditori locali facendo via via lievitare la loro presenza nella compagine societaria, inizialmente minoritaria, fino ad acquisirne il pieno controllo. Prendiamo il caso del Corriere del Mezzogiorno che vede la luce a Napoli nel giugno del 1997 con promotore Maurizio Barracco, per molti anni consigliere d’amministrazione della Rcs, ideatore e realizzatore Paolo Mieli e direttore Marco Demarco, che guiderà il quotidiano fino al febbraio del 2014. La società che lo pubblica è l’Editoriale Vesuvio srl con Antonio D’Amico presidente, Giorgio Fiore amministratore delegato, consiglieri

Maurizio Barracco, Federico Costa, Andrea Favari, Francesco Fiorillo, Francesco Magliano. Ci sarà poi l’allargamento all’Adriatico con il varo dell’edizione di Bari nel dicembre del 2000

Maurizio Barracco e Paolo Mieli

guidata da Maddalena Tulanti. Sul versante societario c’è l’ingresso dell’imprenditore pugliese Vincenzo Divella che poi diventerà presidente della Editoriale del Mezzogiorno, erede della Vesuvio.
Nel marzo 2014 tutti gli imprenditori del Sud titolari di quote della società vengono liquidati con un esborso complessivo di un milione e ottocentomila euro e la Rizzoli arriva al controllo pieno del giornale. Un mese dopo viene varato il nuovo consiglio di amministrazione tutto targato Rcs con Alessandro Bompieri presidente e Domenico Errico amministratore delegato. Dal gennaio 2023 la Rcs Edizioni locali srl, che finora ha gestito i dorsi locali del Corsera, viene incorporata dalla Rcs MediaGroup spa. In ogni caso i vertici della Edizioni Locali, il presidente Giusppe Ferrauto e l’amministratore Alessandro Bompieri, non resteranno disoccupati perché sono già presenti in MediaGroup: il primo, vicino all'editore Cairo con cui condivide la passione per il Torino, è consigliere di amministrazione, il secondo è direttore di News Italy.
Torniamo all’incorporazione annunciata dall’editore nello scorso settembre che non ha convinto il cdr del Corsera (Domenico Affinito, Gian Luca Bauzano, Giuditta Marvelli, Maria Rosaria Spadaccino) già impegnato in un confronto aspro sul lavoro flessibile perché l’azienda ha deciso di far rientrare tutti i giornalisti a lavorare in redazione, riservando lo smart working fino a dicembre soltanto ai lavoratori fragili e ai genitori con figli under 14.
Un confronto che ha portato il cdr (si è dissociata Margherita De Bac dell’ufficio romano perché contraria allo sciopero) a proclamare per il 6 e 7 ottobre due giorni di sciopero delle firme dei redattori.
In questo clima caldo anche sull’incorporazione i rappresentanti sindacali del Corriere hanno espresso forti perplessità: “il dubbio è che si tratti soltanto di una leva utile per chiedere nuovi esuberi alla prima

Marco Demarco e Enzo d’Errico

occasione o, in prospettiva, per un blocco del turnover e una mobilità forzata tra le sedi periferiche e quella centrale”.
Ai “dubbi” Cairo ha subito replicato: “l’editore conferma che la fusione per

incorporazione di Rcs Edizioni locali in Rcs MediaGroup è finalizzata allo sviluppo dell’informazione locale con particolare attenzione ai contenuti digitali e alla semplificazione della struttura societaria e amministrativa del Gruppo”.
L’azienda ha informato della incorporazione anche la Federazione della stampa e tutti i cdr dei dorsi nel corso di una riunione on line tenuta a metà ottobre alla quale hanno partecipato anche il segretario del sindacato campano Claudio Silvestri e il comitato di redazione del Cormezz Napoli (Mirella Armiero, Vanni Fondi, Piero Rossano). Nessuna nube quindi sul fronte dorsi anche perché, al momento, l’unico dato nuovo è il passaggio di tutti i giornalisti al Corriere della Sera.
Però almeno un nodo resta da sciogliere: che fine fanno i direttori dei dorsi? E, in particolare, che ruolo avrà da gennaio Enzo d’Errico che dal 12 giugno 2015 dirige il Cormezz? “L’incorporazione – risponde d’Errico – è un premio al lavoro svolto in venticinque anni a Napoli e poi a Bari. Per il Corriere del Mezzogiorno non cambia niente. Viene mantenuta la testata e scompare la gerenza. Resterò capo redattore centrale del Corriere della Sera. Per me è un ritorno a casa: venivo dal Corriere e al Corriere ritorno”.