Una Gazzetta un distratta

Caro direttore,
fai bene a criticare il direttore Barigelli e l’intero vertice della Gazzetta dello Sport per l’approccio costantemente antimeridionale che li ha portati a relegare il Napoli di Spalletti nelle pagine interne nonostante le imprese compiute in Italia e all’estero negli ultimi tre mesi.
Ti vorrei però fare notare che anche sul fronte di una scrittura più attenta c’è da muovere appunti. Nel numero di sabato 13 novembre di G, il settimanale della Gazzetta, il vice direttore vicario Gianni Valenti firma l’editoriale sulle Atp Finals di Torino dove i migliori otto tennisti del mondo si contendono un assegno di 4 milioni e 740.300 dollari destinato al vincitore che chiuda il torneo da imbattuto.
Prima però di passare allo svarione consentimi una digressione sull’effetto involontariamente comico che può capitare quando chiudi un giornale dieci giorni prima dei fatti di cui parli. La copertina è dedicata al diciannovenne tennista spagnolo che ha dominato la scena nel 2022. Il titolo del settimanale è “Alcaraz FENOMENO / È il più atteso a Torino”. Ma Alcaraz infortunato a Torino non è andato. La prima pagina è aperta dall’editoriale di Valenti: “Finals spettacolo dal sapore spagnolo”. Ipotizza un duello iberico tra Alcarz e Nadal, che però non accede alle semifinali.
Chiudiamo con gli errori. Valenti scrive: “Accanto ad Alcaraz chi sta crescendo magari un a fari spenti è Felix Auger Aliassime”. Ma scrive un con l’accento e non con l’apostrofo. E fa scuola.
A pagina 53 c’è l’intervista a Evelina Christillin di Fabiana Della Valle e il desk le gioca un brutto scherzo. Il titolo del servizio di tre pagine è “Evento top un figlio della nostra olimpiade”.

Martin Beck

 
Gianni Valenti
Evelina Christillin
Fabiana Della Valle