Le notizie con la docg

Il progetto era già nell’aria da tempo. E negli ultimi giorni ha ricevuto un’accelerazione: dare agli articoli giornalistici una patente di inattaccabilità, una garanzia di autenticità e di credibilità. Nasce così in sordina, ma siamo certi che prenderà piede velocemente, il resoconto docg (a denominazione di origine controllata e garantita). Genuino, come l’Aglianico del Taburno rosso riserva, o come la mozzarella di bufala campana. Anzi, con i tempi che corrono e con le bufale che mangiano diossina, ancor di più. Un po’ di ordine nella giungla dell’informazione, come usa dire ai convegni di categoria.
Ultimo esempio di questa improcrastinabile necessità il giorno 8 febbraio, a pagina 25 del Mattino. Il cardinale Crescenzio Sepe guida per le vie di Napoli la XXXII Giornata per la vita, e la cronaca guidata da Vittorio Del Tufo, con il vice Paolo Russo, segue l’avvenimento: Dramma lavoro, Sepe ai candidati: non parole ma fatti. L’arcivescovo si concede qualche riflessione tra la gente e rilascia molte dichiarazioni. Nulla di epocale, ma sarà tutto vero quel che dice? Ecco allora scattare la necessità della docg.
Tranquilli, stiamo leggendo un articolo genuino come l’aglianico, perché firmato da Rosanna Borzillo, redattrice di Nuova Stagione, il settimanale della Curia arcivescovile di Napoli, diretto da Enzo Piscopo, che nel passato ha ospitato alcune delle firme più stimolanti che questa città abbia prodotto (due nomi: Massimo Milone e Mariano Del Preite).
Dunque le parole del cardinale Sepe sono autentiche, garantite da chi le ha scritte. A prova di querele e di richieste di errata corrige.
La firma docg potrebbe essere estesa ai settori più delicati di un quotidiano, dalla cronaca alla politica, dall'economia fino allo sport.
Dal produttore al consumatore, una sorta di garante del lettore. Ma anche del produttore. Contro ogni bufala.

Puccio Gamma

 

Crescenzio Sepe

Vittorio Del Tufo
Rosanna Borzillo
Enzo Piscopo