Cara Iustitia cara,
all’Ansa Napoli sono una squadra fortissimi. A inizio gennaio una raffica di lanci ha convinto Checco Zalone, l’estate scorsa mattatore delle classifiche con il suo inno sgrammaticato sulla nazionale italiana, a inviare una lettera di complimenti per la trasmessa a Mario Zaccaria. Dente a parte, nella sede di via Ponte di Tappia, ormai è chiaro che il clima che si respira ricorda un po’ quello della scuola in cui s’aggirava Alvaro Vitali e un po’ quello che s’avverte in un festival con in gara una mappata di neomelodici emergenti. Due notizie della penultima ora confermano il clima: la pagina di un vocabolario è riuscita a farsi assumere come zeppa per il dislivello di una scrivania; Tony Tammaro è diventato art director della redazione dell’Ansa Napoli.
Non sappiano ancora se il poeta di Patrizia oh oh oh oh, il cantore di Baia Domizia e del popolo dei tamarri raggiunga il posto di lavoro con la 127 blu o con l’inseparabile trerrote, di certo il suo talento ha conquistato un po’ tutti. Il 3 e 4 gennaio, ad esempio, la sua mano ha ciakkato la grammatica con tale veemenza da mandare ‘o spitale l’italiano. Titolo del primo lancio del 3 gennaio, ore 21 e 22 (la sigla è Ptr, Armando Petretta, ndr): «Epifania: Napoli, per bimbi di immigrati sarà all’Edenlandia iniziativa della prefettura di Napoli». All’Edenlandia? Sciatteria, ricercatezza imposta dal nuovo art director o consultazione spasmodica del dizionario italiano-tamarro da parte della redazione per non scontentare Tony? L’espressione all’Edenlandia ci arricrea anche nei successivi tre lanci, l’ultimo alle 16 e 17 del 4 gennaio, e si ripete con una disinvoltura simile a quella dei tamarri quando, una volta posati i ray banne, improvvisano tuffi a cufaniello dal molo di Mergellina. Certo, non siamo ancora al ministro che al coffee break si è mangiato il latte o al disoccupato che nel corso di una manifestazione voleva scommare di sanguo l’assessore, ma poco ci manca. Con Tammaro, la strada è spianata, il futuro è pariante. Pare che nell’ultima riunione nella sede dell’Ansa, stringendo nella mano una frittata di maccheroni, abbia comunicato ai giornalisti il suo programma: «Guagliò, basta con la gavetta. Sulamente gavettoni!». Byte byte
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