Tgr Campania, Caserta e
Salerno coperte con i tco

DA GIUGNO LA redazione campana della Rai, guidata da Massimo Milone, coprirà le province di Caserta e Salerno con due redattori territoriali, Pasquale Piscitelli e Enrico Deuringer. La notizia è stata data a fine marzo dal direttore della Tgr (la testata giornalistica regionale) Angela Buttiglione ai vertici dell’Usigrai e al cdr (con Piscitelli, Massimo Ravel e Nando Spasiano) di via Marconi.
Piscitelli, napoletano, cinquantuno anni, da diciotto giornalista professionista, in Rai dal ’79 come operatore di ripresa, dopo una laurea in Sociologia e alcuni

anni a Canale 34, lascia Fuorigrotta con destinazione Caserta. Va a Salerno Deuringer, napoletano, cinquantacinque anni, da ventidue professionista, entrato in Rai nel ’77 come assistente


Claudio Ciccarone, Carlo De Cesare, Claudio Della Rocca, Luigi Verusio

alla regia, incarico che ha conservato per due anni prima di diventare operatore. I due lasciano l’organico dei telecineoperatori (tco) per diventare a tutti gli effetti redattori, il cui numero lievita fino a puntare alle quaranta unità.
Si assottiglia invece il gruppetto dei tco (oggi quattro: il coordinatore Carlo De Cesare, l’inviato Luigi Verusio, Giuseppe Caterino e Claudio Della Rocca), cui va aggiunto Claudio Ciccarone, dalla primavera del ’99 in attesa che un magistrato chiuda la forbice tra il lavoro da tco che svolge e lo status (e la busta paga) da operatore che gli assegna la Rai. E il numero di chi lavora alle riprese è destinato a ridursi ancora perché il 28 luglio Verusio compie sessantacinque e va in pensione.
“Fino a sette anni fa – ricorda uno degli ex operatori di via Marconi – eravamo una dozzina e ci davano spesso una mano i cameraman e gli operatori del cinematografico. I primi ad andare via sono stati Massimo Campili e Carlo Ruggiero, passati a Roma; nel febbraio 2003 è morto Adolfo Costa, un anno dopo è andato in pensione Giuseppe Castronuovo, qualche settimana fa Gianni Caruso. Nessuno è stato sostituito; gli ultimi


Giuseppe Castronuovo e Carlo Ruggiero

arrivati, se così si può dire, sono stati, più di dieci anni fa, Claudio Ciccarone e Gianni Occhiello, dallo scorso ottobre in aspettativa. Mi sembra evidente che l’azienda lavora per arrivare a un sostanziale azzeramento dei telecineoperatori, almeno

nelle sedi periferiche, dal momento che invece a Roma otto montatori, con la novazione del contratto, sono diventati praticanti tco”.
Con la riduzione dei tco, crescerà il budget destinato agli appalti esterni? “Non è tecnicamente possibile, – risponde Felice Romano, dell’ufficio produzione di via Marconi – a meno di voler intaccare i fondi del 2008, perché gli importi vengono stabiliti anno per anno. E non ci sarà neanche un incremento delle società cui giriamo gli appalti per le riprese. Per Napoli abbiamo cinque aziende: Mediacom, Mediart, Prima pagina, Studio C7 e Videocomunicazioni; per le altre quattro province abbiamo il consorzio Rtc, coordinato da Raffaele Budetti, che mette insieme quattro società, una per capoluogo. Quanto agli importi erogati l’unico custode della cassaforte è il redattore capo”.