Csm: ok plenum a fuori ruolo Rustichelli per presidenza Antitrust (3)
(AGI) - Roma, 17 aprile. - "La legge Severino con la regolamentazione dei fuori ruolo - ha detto in plenum il togato di Area Giovanni Zaccaro, relatore della proposta di minoranza - è stato il punto di approdo di un lungo dibattito ed è stata accolta con favore dalla magistratura associata. Mi spiace che alla prima occasione venga superata per mandare fuori ruolo il collega Rustichelli: da sempre l'avvocatura ed il ceto politico criticano il collocamento dei magistrati nei gangli fondamentali dello Stato, la legge Severino, con i limiti al fuori ruolo, ha cercato di limitare tali polemiche ma oggi viene bypassata con il rischio di nuove polemiche sulle carriere parallele".
Contrario al fuori ruolo anche il gruppo di Autonomia & Indipendenza: "Voteremo contro questo incarico - ha affermato Sebastiano Ardita, togato di A&I - perché occorre garantire il rigoroso rispetto della legge, anche se siamo consapevoli del fatto che la richiesta proviene da importanti organi costituzionali. Non siamo affatto contrari alle esperienze fuori ruolo dei magistrati, anzi riteniamo indispensabile la loro presenza nel ministero della Giustizia e nelle commissioni d'inchiesta, ma riteniamo che in questo caso il superamento da parte di Rustichelli del termine massimo previsto dalla legge Severino, rappresenti un ostacolo insormontabile. L'incarico inoltre non è neppure tra quelli che possono essere oggetto di deroga, perché non può ritenersi un incarico elettivo. Dunque, non rimane che la legge Severino: non è una legge perfetta ma va applicata a tutti, perché non potremmo tollerare che la legge, come affermò Giolitti, si applichi ai nemici e si interpreti per gli amici".
Il presidente della Terza Commissione Michele Ciambellini (Unicost), ha ricordato come la Commissione abbia discusso a lungo sul parere tecnico espresso dall'Ufficio studi, e ha detto che la delibera approvata "è il punto di partenza per fare una ricognizione della situazione e un conseguente monitoraggio;è una questione da affrontare con criteri di giudizio e non di pregiudizio. Non sono d'accordo - ha aggiunto - con il consigliere Zaccaro che parla della legge Severino come una legge quadro sul fuori ruolo, non è così, la Severino era concepita come una legge sull'anticorruzione. Non si può parlare di elusione della norma, nè tantomeno, come ha fatto oggi qualcuno, richiamare la frase di Giolitti secondo cui 'la legge si applica per i nemici e si interpreta per gli amici'. Purtroppo Giolitti diceva anche che 'la retorica è un veleno micidiale".
Per il togato di MI Paolo Criscuoli oggi è una "giornata storica per la magistratura ordinaria, con un magistrato che assume presidenza di un'Authority che tutela il valore nevralgico della concorrenza in sintonia con un percorso della magistratura italiana di sensibilizzazione sul tema". (AGI)
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