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Iacopino
vs D'Errico |
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AL PRESIDENTE dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino non è piaciuta per niente la lettera indirizzata da Enzo D’Errico, vice redattore capo del Corriere della sera, al direttore dell’università di Salerno Attilio Antonio Bianchi e l’ha trasmessa all’Ordine della Campania perché valuti la correttezza del linguaggio usato.
Nella mail D’Errico rifiuta la nomina a membro del comitato tecnico scientifico della scuola di giornalismo di Fisciano, peraltro avvenuta a sua insaputa, e ricorda di essere stato contattato dal rettore di Salerno Aurelio Tommasetti per dirigere il master. “Purtroppo, – scrive il giornalista Corsera – come il rettore può testimoniare, tale scelta è stata ostacolata dalle ottuse paratie burocratiche create (paradossalmente) dall’Ordine nazionale dei |
giornalisti. Nonostante un curriculum professionale che conta 37 anni di lavoro nelle più prestigiose testate nazionali (gli ultimi 27 trascorsi al Corriere della sera prima come inviato |
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Enzo D'Errico e Enzo Iacopino |
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e attualmente come vice caporedattore) l’Ordine nazionale si è frapposto alla nomina non essendo io in possesso di una laurea (ho cominciato a lavorare a Paese sera quando avevo 18 anni …) e non ritenendo che il mio curriculum (che comprende anche libri e altre collaborazioni) testimoniasse il ruolo di ‘esperto di chiara fama’ previsto nelle direttive”.
E D'Errico saluta Bianchi con la speranza che “le nostre strade possano incrociarsi nuovamente senza gli intralci di una grottesca burocrazia, residuato di un passato lontano e fortunatamente sepolto dalla storia”.
A Iustitia Iacopino spiega la sua iniziativa: “credo che i giornalisti debbano utilizzare con tutti, anche con i colleghi, un linguaggio che non vada mai sotto una soglia minima di correttezza. Per di più nella lettera c’è un passaggio allusivo alle norme di indirizzo delle scuole approvate nel 2008, che quindi, come è di tutta evidenza, non sono state scritte per bloccare la carriera di D’Errico nelle scuole di giornalismo”. |
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