|
 |
Giornalista dell'Ulivo
e candidato del Polo
|
|
NEGLI ULTIMI DUE mesi dalla centrifuga di incontri, strategie, depistaggi e ballon d’essai sono schizzati sui media decine di nomi di candidati e candidabili per le elezioni politiche e per le comunali. Un nome, quello del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ermanno Corsi, è stato speso sia a destra che a sinistra.
A fine ottobre Il Riformista, il quotidiano diretto da Antonio Polito, aveva annunciato che era il direttore in pectore del giornale al quale stavano lavorando Antonio Di Pietro e l’Italia dei Valori in vista delle politiche di aprile. Indiscrezione confermata a Iustitia dal senatore Nello Formisano,
|
incaricato da Di Pietro di gestire il varo del quotidiano. Sulle perplessità destate dalla scelta di un giornalista vicino al centro destra Formisano puntualizzò: “Corsi è un ottimo professionista ed è una persona intelligente e le persone intelligenti sanno
|

Ermanno Corsi, Antonio Di Pietro e Antonio Polito |
|
cambiare idea”. Dichiarazione ottimistica che non precisava un dato: con quale frequenza le persone intelligenti cambiano idea.
Ai primi di gennaio nelle rose degli esponenti del Polo per la sfida di palazzo San Giacomo è apparso il nome di Corsi che si è mostrato prudente. “Apprendo la notizia dai giornali; - ha commentato – non vorrei che ci trovassimo di fronte a una girandola di nomi che vengono bruciati un minuto dopo essere stati fatti. Una cosa è certa: già solo l’ipotesi di una mia candidatura alla poltrona i primo cittadino è per me un grande onore”.
Dalle interviste agli esponenti della Casa delle libertà non si riesce a individuare con certezza un padre della candidatura di Corsi. Martusciello si è mostrato tiepido, i leader campani di Alleanza nazionale Landolfi e Bocchino, giornalisti professionisti, non si sono mobilitati. Soltanto un esponente di seconda fila di An, l’ex assessore regionale Luciano Schifone, ha fatto cauti sondaggi per testarne il gradimento. Secondo chi ha partecipato alle riunioni interpartitiche del Polo, hanno dato qualche cenno di interesse al
|

Adriano Albano, Giovanni Lucianelli e Alfonso Ruffo
|
nome del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania i rappresentanti dell’Udc, in particolare Pietro Mastranzo.
Inutile interpellare l’interessato per conoscere la paternità della candidatura; la risposta è standard: “sono
|
|
il candidato dei giornali”. Un candidato che emerge ormai da dieci anni senza fare molta strada. La primogenitura di ‘Corsi sindaco’ spetta a Giovanni Lucianelli. Nel dicembre del ’96, a un anno dal voto per palazzo San Giacomo, che Antonio Bassolino aveva conquistato nel dicembre del ’93, l’edizione campana del Tempo, guidata da Lucianelli, pubblica un’apertura a tutta pagina. Occhiello: Il presidente regionale dell’Ordine potrebbe presto lanciare il guanto di sfida all’inquilino di Palazzo San Giacomo; titolo: Un giornalista per battere Bassolino; catenaccio: Prende quota la candidatura a sindaco del moderato Ermanno Corsi. Il Polo discute.
L’articolo viene affidato a uno dei giovani della nidiata Lucianelli, Adriano Albano, che non risparmia il suo entusiasmo. “Un giornalista – è l’incipit - a palazzo San Giacomo. Il Polo ha ormai lanciato il guanto: Ermanno Corsi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, è il nome intorno al quale le teste pensanti del centrodestra stanno lavorando per detronizzare Bassolino. Proprio lui, la punta di diamante del tg regionale, sarebbe, quindi,
|
l’asso nella manica che il centrodestra vorrebbe calare sul tavolo delle Amministrative ’97 per tentare l’improbo assalto al fortino rosso del Sindaco”.
Andando avanti con le dichiarazioni dei politici per dare sostanza al piccolo scoop, Albano
|

Italo Bocchino, Mario Landolfi e Luciano Schifone |
|
annota il pensiero di Martusciello, l’uomo di fiducia di Berlusconi in Campania, ma fa capire che le reticenze sono strategiche. “Inutile cercare conferme, tutti cascano dalle nuvole quando viene profferito il nome del numero 1 del giornalismo campano. “Ne dovrei sapere qualcosa – lamenta Antonio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia – eppure è la prima volta che sento parlare della candidatura di Corsi”. Il nome continua a galleggiare sulla stampa locale fino all’estate, sponsorizzato da Gennaro Famiglietti, responsabile dell’area Segni, ma alla fine viene scelto un giornalista già passato alla politica, Emiddio Novi.
Il 23 gennaio del 1999, quindi oltre due anni prima della scadenza dell’esperienza Bassolino al comune di Napoli, nella sede del Denaro, il giornale edito e diretto da Alfonso Ruffo, viene presentato il centro studi Nicola Amore, un nome, quello del famoso sindaco che guidò la città alla fine dell’Ottocento, un programma.
”L’associazione, è scritto nell’atto costitutivo, si propone di rilanciare il dibattito sui progetti per Napoli e la Regione Campania, promuovendo il più ampio confronto tra tutte le forze sociali, i professionisti, gli studiosi, gli
|

Guido D'Angelo, Giancarlo Laurini e Raffaele Raimondi
|
imprenditori e gli uomini politici su ipotesi di crescita reale per lo sviluppo dell’economia e la ripresa dell’occupazione, impegnando tutte le forze vive del territorio su criteri di competenza, ragionevolezza e fattibilità”. Il presidente |
|
dell’associazione è Corsi, il vice Ruffo, del consiglio direttivo fanno parte Guido D’Angelo, Errico Di Lorenzo, Raffaelle Raimondi, Aldo Loris Rossi, i giornalisti Luciano Lombardi e Mario Simeone e il notaio Giancarlo Laurini, che qualche anno dopo erediterà la presidenza dell’associazione e che oggi è segretario cittadino di Forza Italia. L’associazione svolge un’intensa attività, organizzando manifestazioni e convegni.
Nel novembre del 2000, a sei mesi dal voto per palazzo San Giacomo, Corsi, in un sondaggio organizzato dal Corriere del Mezzogiorno, è terzo tra i candidati del Polo, alle spalle di Martusciello e Alessandra Mussolini.
Pochi giorni dopo, intervistato dal Denaro, alla domanda se è “contento di essere il candidato più amato della società civile”, replica come sempre: “Ancora una volta mi ritrovo ad essere il candidato dei giornali”. Poi chiarisce i suoi rapporti difficili con Bassolino. “I giornalisti napoletani – spiega - non hanno compreso l’abuso compiuto da Palazzo San Giacomo durante gli anni di Bassolino. Parliamo del Circolo della stampa in uso ai giornalisti da più di
|
novant’anni”. “Ho sempre riconosciuto – continua Corsi - la capacità di lavoro di Bassolino-sindaco. Non ho condiviso la sua mobilità di idee che lo ha portato a tradire la sua cultura. Ha fatto le scelte che erano dei suoi tradizionali avversari politici. Ha dato |

Antonio Martusciello, Alessandra Mussolini e Emiddio Novi |
|
l’impressione di accettare tutto, purché a dirigere la musica fosse sempre lui”. Perentorio infine il giudizio sul cosiddetto rinascimento napoletano. “Il rinascimento di Bassolino fa registrare molti pentiti. A Napoli non c’è stata rinascita, ma solo uno spregiudicato esercizio di illusionismo ottico”.
Alle elezioni del maggio 2001 il candidato del Polo a palazzo San Giacomo fu Antonio Martusciello, il sindaco Rosa Russo Iervolino.
|
 |
|