Al via a metà gennaio
il giornale di Di Petro

È IN STAND BY il quotidiano dell’Italia dei Valori, il movimento guidato da Antonio Di Pietro. Nelle grandi linee il progetto è definito, ma prima di partire c’è da sciogliere il nodo del finanziamento pubblico. La condizione per ottenerlo è l’elezione di due parlamentari europei e fin qui è tutto in regola: nel giugno del 2004 Di Pietro conquista il seggio nella circoscrizione Nord-ovest (che cede a Achille Occhetto)e in quella Sud. Dopo le dimissioni di Occhetto subentra a Strasburgo Giulietto Chiesa, che questa estate ha lasciato l’Italia dei Valori. Toccherà ora a Mauro Masi, responsabile del

servizio editoria della presidenza del consiglio, chiarire se il diritto al finanziamento rimane.
Intanto l’esecutivo nazionale del partito ha affidato il compito di occuparsi del quotidiano al senatore napoletano Nello Formisano, responsabile delle attività


Nello Formisano, Achille Ochetto e Marco Travaglio

elettorali. “Per un piccolo quotidiano nazionale – dichiara Formisano – occorre poco più di un milione di euro. Non è vero, come ha scritto Il Riformista, che all’operazione parteciperà l’amministratore del quotidiano L’Avanti! Valter Lavitola. Abbiamo di recente costituito a Bergamo una società che editerà direttamente o attraverso un service il quotidiano; l’uscita in edicola è prevista a metà gennaio. L’Italia dei Valori sarà un giornale snello, sul modello del Foglio di Ferrara o del Riformista di Polito: quattro pagine formato lenzuolo per sei giorni alla settimana, con l’esclusione del numero del lunedì; se comincia a funzionare, si potrà arricchire di pagine regionali o interregionali. È previsto un organico di sei redattori e due amministrativi, con sede a Roma. Il direttore sarà Ermanno Corsi (presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania; ex Mattino, fino al ’77, e poi alla redazione Rai di Fuorigrotta; dal 2004 in pensione, ndr), che si trasferirà nella capitale. In precedenza avevamo ipotizzato di affidare la direzione a Marco Travaglio o Oliviero Beha, ma questioni di esclusiva hanno stoppato l’operazione”.
Ma come si è passati da nomi di rilievo nazionale, con una connotazione politica molto netta, vedi Travaglio, a un direttore con caratteristiche del tutto diverse? Formisano ha una risposta: “Corsi è un ottimo professionista ed è una persona intelligente e le persone intelligenti sanno cambiare idea”.

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