Servizi Rai con riprese
dai droni: ma chi paga?

OGNI SABATO alle 14 il telegiornale Rai della Campania dedica sette/otto dei diciannove minuti complessivi al ‘Tg itinerante’, un tempo abnorme per l’informazione televisiva che viene riservato non alle notizie ma a una visita promozionale in uno dei comuni della regione. Un’iniziativa da pro loco o da assessorato al Turismo che il capo della redazione di via Marconi Antonello Perillo affida di preferenza a uno dei suoi pupilli, Rino Genovese, avellinese di Sant’Angelo dei Lombardi, cinquantaquattro anni, da sedici professionista, più volte al centro di vicende gravi, al sesto mandato come comitato di redazione.
I servizi di Genovese vengono impreziositi da riprese aeree effettuate con i droni. Per utilizzarle è però necessario che, per rispettare le direttive Rai, immagini di 'pregiate' vengano cedute a titolo gratuito da un ente, una società o un privato. E non è un caso che i servizi realizzati tra maggio e giugno da Francesca Ghidini ed Enzo Perone hanno soltanto immagini terra terra girate dall’operatore della Rai o dalla

troupe ingaggiata per la trasferta. Viene allora da chiedersi come faccia Genovese a volare sempre ‘alto’.
La risposta arriva da un blogger irpino, Fabrizio Guadagno, che

Il 16 giugno il tgr è a Melito Irpino

dedica un lungo articolo al 'Tg itinerante' realizzato sabato 25 febbraio 2017 da Rino Genovese nel comune irpino di Montoro e allega una delibera e una determina dell’amministrazione comunale per pagare “un servizio necessario e propedeutico all’attività di comunicazione che attraverso la Rai si terrà su questo territorio comunale”. Per essere ancora più chiaro Guadagno scrive: “ricostruendo la dinamica amministrativa abbiamo una società privata, la Media Club srl di Scafati, che in data 13 febbraio 2017 invia una proposta-preventivo al comune di Montoro con la quale si propone di realizzare una serie di attività e servizi legati alla promozione del territorio. Il 17 febbraio il comune di Montoro realizza che senza il giusto supporto multimediale non si può promuovere il territorio, e quindi prende atto delle disponibilità pervenute in ordine alla realizzazione del giusto supporto multimediale, nonché per la realizzazione di programmi puntuali di approfondimento dei principali aspetti relativi al costume, alla cultura e alla bellezza del nostro territorio. E impegna dunque a tal fine la spesa di 2.500 euro + iva per la realizzazione di detto servizio, ‘necessario e propedeutico’ all’attività di comunicazione che attraverso la Rai si terrà sul territorio comunale. Il 22 febbraio il settore finanziario del comune affida alla società Media Club da Scafati l’incarico per la realizzazione di una serie di attività, video, redazionali e servizi giornalistici legati alla promozione turistica del territorio del comune di Montoro precisando che i filmati e la documentazione realizzata saranno di esclusiva proprietà dell’ente. E quindi imputa la complessiva spesa di 3.050 euro (2.500 + iva) che graverà sulle casse comunali”. E

Il 30 giugno il tgr è a Pietraroja, nel Beneventano

aggiunge, forse ironico: “tutto sommato il binomio Rino Genovese e Media Club funziona bene”.
Chiarito il meccanismo di pagamento delle riprese, Guadagno conclude:in tutta

questa storia non c’è nulla di illegale. La mia è una riflessione riguardante il concetto di servizio pubblico. Possibile che la Rai non sia capace di realizzare con i propri mezzi un video della durata di una manciata di minuti? Che fine ha fatto il servizio pubblico?
Premesso che non siamo del tutto certi che in questa operazione non ci sia “nulla di illegale”, le domande di Guadagno avrebbero meritato una risposta dai dirigenti Rai, invece sono state ignorate.
Intanto dal servizio su Montoro molta acqua è passata sotto i ponti e, soprattutto, molti droni hanno continuato a volare. Basta guardare i ‘Tg itineranti’ realizzati da Genovese da maggio a luglio nei centri salernitani di Caggiano, Ricigliano e Torraca, a Camposano nel Napoletano, a Pisciotta nel Cilento, nella sannita Pietraroja e a Melito Irpino.
I dirigenti della Tgr, la Testata giornalistica regionale, dal direttore Vincenzo Morgante al vice direttore per il Mezzogiorno Carlo De Blasio, che è sistemato all’attico di via Marconi, ritengono di fornire qualche spiegazione? O della materia si dovranno occupare i prossimi vertici della Rai?