Barbano: è 'surreale'
la protesta di Lucarelli

IL DIRETTORE del Mattino Alessandro Barbano ha chiuso il botta e risposta con il presiedente dell’Ordine campano Ottavio Lucarelli definendo la sua “una protesta surreale”. Ma che cosa ha scatenato la polemica?
Il 18 ottobre il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio è a Napoli e, accompagnato dal presidente dell’Autorità portuale Pietro Spirito, visita il porto  dove parte finalmente il dragaggio del fondo per consentire l’attracco di

navi di grandi dimensioni. Per la visita al cantiere Spirito prepara due imbarcazioni: una motovedetta per “la delegazione istituzionale” e una pilotina per ospitare i giornalisti che seguiranno l’inaugurazione.
Sulla motovedetta riesce a salire Antonino Pane, giornalista del Mattino in pensione dal 2011 e da allora collaboratore per le questioni del mare. Parte subito la protesta dei cronisti ‘emarginati’ sull’altra imbarcazione e alle 11,06 è già in rete un

Graziano Delrio

comunicato di Lucarelli che attacca frontalmente Spirito definendo la presenza di Pane sulla motovedetta con il ministro “un atteggiamento non accettabile da parte di una delle principali istituzioni della città”.  
Rapida arriva la precisazione dell’Autorità portuale che si scusa con l’Ordine “per non essere riuscire a impedire al cronista” di imbarcarsi sulla motovedetta e parla di “violazione del codice deontologico dell’Ordine dei giornalisti”. La polemica monta con altri interventi tra i quali quello dell’Ugiv, l’Unione dei giornalisti dell’informazione visiva.   
Alle 19 Barbano decide di prendere posizione in difesa del suo giornalista e pubblica sul Mattino on line una nota che viene rilanciata dall’Ansa: “il dovere del giornalista è cercare le notizie nel miglior modo possibile. E non esiste codice deontologico o regolamento che possa frapporsi a questa ricerca. Ma l’Ordine dei giornalisti della Campania e l’Autorità portuale di Napoli la pensano diversamente. E si rendono protagonisti di

Antonino Pane e Pietro Spirito

un’inedita e surreale protesta”.
Barbano passa poi a repliche individuali. Spirito “ha definitola condotta del nostro cronista come ‘lesiva della professionalità degli altri giornalisti’ e scrive di ‘violazione del codice deontologico’. A che

titolo parla? Non è suo compito giudicare il lavoro di un cronista”.
Quindi si dedica a Lucarelli con parole taglienti: siamo al paradosso di un Ordine che vuole i giornalisti intruppati e li bacchetta se fanno il proprio lavoro meglio degli altri. L’Ordine dei giornalisti ha altri compiti, ben più importanti della censura del corretto lavoro dei colleghi”. E forse il riferimento è anche al consiglio disciplina della Campania da sei mesi costretto alla totale inattività per scelta dei vertici dell’Ordine regionale.