Disciplina trascurato

Caro direttore, sono un vecchio pubblicista e ho seguito con grande attenzione i servizi e lettere che Iustitia ha pubblicato sulla ridotta attività del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Campania. In teoria, come viene spesso ripetuto, avrebbe compiti decisivi:vigilare sul rispetto della deontologia e della disciplina di tutti gli iscritti all’Ordine, pubblicisti e professionisti.
Dalla lettura ricavo invece un’impressione sconfortante con due considerazioni che ti giro, la prima da giornalista, la seconda da giallista. La prima. Pare che il Consiglio di disciplina in sostanza non interessi a nessuno: non ai vertici dell’Ordine regionale (il presidente Ottavio Lucarelli, il vice Domenico Falco, il segretario Enzo Colimoro), e neanche ai consiglieri di maggioranza e di minoranza, se dallo scorso gennaio non è stata ancora sostituita la componente dimissionaria Serena De Simone; non alla presidente del Disciplina Bianca Desideri e ai consiglieri in carica se non hanno puntato i piedi per chiedere, per far funzionare bene il consiglio, l’immediata copertura del posto vacante; e forse neanche alla presidente del tribunale Elisabetta Garzo che ha un compito molto importante dal momento che la legge le assegna la nomina dei componenti e che mi pare interpreti il suo ruolo in maniera troppo formale.
La seconda riflessione deriva dalla mia passione per i gialli. Nel gennaio del 2021 la presidente Garzo dalle rose di nomi inviate dall’Ordine campano ha scelto i nove componenti del consiglio, che si è poi insediato il 12 gennaio 2023, sapendo bene che per le norme che regolano il Disciplina i vertici non vengono eletti ma scattano in automatico: la presidenza va al membro più anziano, la segreteria al più giovane.
Ora le ipotesi sono due: o Chiara Del Gaudio ha presentato un curriculum senza indicare l’iscrizione sia all’Ordine degli avvocati che a quello dei giornalisti o i funzionari del tribunale hanno lavorato in maniera distratta perché non potevano non sapere che la segreteria sarebbe andata in automatico a una componente iscritta a due Ordini, ipotesi esplicitamente vietata dal regolamento della legge Severino del 2012.

Julien Sorel
 
Enzo Colimoro
Bianca Desideri
Elisabetta Garzo
Chiara Del Gaudio