Puntuale solo con gli svarioni del Mattino

Scoprire un errore di chi, come me, segnala gli errori altrui rappresenta una goduria immensa. Il buon Francesco Toralta, sull’ultimo numero di Iustitia, la fa fuori dal vaso nel momento in cui segnala la condanna dei fratelli Carlo e Franco De Benedetti (o Debenedetti?) a cinque anni e due mesi di reclusione per la vicenda dell’amianto all’Olivetti di Ivrea. Due fratelli con il cognome diverso? Per molto meno molti colleghi sono stati esposti al pubblico ludibrio.

Vostro Gino Palumbo

Dispiace un po’ leggere questa lettera perché il lettore anonimo che ha scelto lo pseudonimo di Gino Palumbo invia a Iustitia frequenti segnalazioni di inesattezze e svarioni, tutte puntuali, documentate e concentrate sul Mattino, soprattutto sui redattori dello sport. Per una volta che esce da quelle stanze, che conosce molto bene, non si documenta e toppa.
Franco Debenedetti e Carlo De Benedetti sono figli di un ebreo sefardita, l’imprenditore piemontese Rodolfo Debenedetti. Il primo dei fratelli, Franco, ha conservato il cognome di famiglia e così hanno fatto i suoi tre figli, Marco, Edoardo e Rodolfo. Per averne conferma è sufficiente collegarsi al sito dell’ex senatore Franco.
Il patron di Repubblica Carlo ha deciso di staccare il ‘De’ del cognome, scelta condivisa dai figlio Rodolfo, Marco ed Edoardo

Nello Cozzolino
 
Franco Debenedetti
Carlo De Benedetti