Caro Cozzolino,
ho letto la lettera con la quale l’Ordine del Lazio archivia “la distruzione di prove” denunciata da Ermanno Corsi. Tralascio il merito della questione, che pure a prima vista appare semplice e grave, e ti giro un’osservazione sulla forma e una riflessione sulla sostanza.
A differenza dell’Ordine campano, nel consiglio del Lazio c’è uno squadrone con un inviato storico del Corriere della sera (Bruno Tucci), una star del Tg3 e conduttrice di 'Chi l'ha visto?' (Federica Sciarelli), un redattore di Panorama (Ignazio Ingrao) e un inviato di Repubblica noto in Italia e nel mondo (Daniele Mastrogiacomo); ebbene nel 2009 questi super del giornalismo scrivono a Lucarelli e lo chiamano “Signoria Vostra”.
Nel 2007 l'Ordine del Lazio ha giustamente denunciato Corsi per il suo comportamento nella vicenda di Paolo Peluffo, addetto stampa del presidente Ciampi. Una denuncia che è costata a Corsi una sanzione ineccepibile (la 'censura') da parte dell’Ordine delle Marche. Riflessione: era opportuno che l’Ordine nazionale affidasse proprio all’Ordine del Lazio la denuncia firmata da Corsi? I vertici dell'Ordine nazionale (il presidente Del Boca e il segretario Iacopino) non avrebbero potuto assegnare la denuncia a un Ordine regionale diverso ?
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