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Egregio direttore,
nell’articolo di Iustitia sulla condanna della Corte dei conti per danno erariale dell’ormai ex sindaco di Marcianise Antonello Velardi, sono due gli aspetti specifici che hanno colpito la mia attenzione.
Il primo certamente è costituito dalla rivendicazione di autonomia ed indipendenza del procedimento contabile rispetto a quello penale. Invero, Velardi aveva sostenuto dinanzi ai magistrati contabili l’avvenuta archiviazione
dell’esposto-denuncia della minoranza consiliare da parte della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
La Corte dei conti ha sancito che: “l’archiviazione disposta in sede penale non preclude alla procura l’esercizio dell’azione erariale, attesa l’autonomia tra le due azioni e la differenza sussistente tra le due contestazioni (abuso d’ufficio nel penale e illegittimo conferimento di incarichi in sede contabile). Vale a dire che se il fatto non costituisce reato, dunque non è illecito penale, ciò non si traduce anche nella insussistenza della illegittimità amministrativa dell’atto con il quale è stato conferito l’incarico.
L’aspetto però più interessante e che costituisce un po’, a mio avviso, il leitmotiv di tante amministrazioni, è l’aver invocato il difetto di legittimazione passiva, nel momento in cui le convenzioni con questi tre consulenti esterni sono state sottoscritte dal dirigente preposto (ai sensi dell’articolo 7, comma 6 del decreto legislativo 165/01). Sostanzialmente il sindaco ha affermato: è colpa ed ha sbagliato il dirigente, ovviamente con tutti gli effetti conseguenti di carattere erariale e di responsabilità contabile che ne sarebbero derivati. Il collegio contabile ha respinto questa eccezione in quanto ha evidenziato come, agli atti, risulti che le procedure di selezione e conferimento degli incarichi in questione siano state condotte dal sindaco. Invero, si legge a pagina 12 della sentenza: “con i decreti 15, 16 e 17 del 7 novembre 2016, il sindaco, effettuata la valutazione dell’idoneità e del curriculum dei candidati, ha conferito gli incarichi in questione, mentre risulta che l’ufficio del personale abbia trasmesso soltanto l’elenco dei curricula pervenuti con indicazione di quelli esclusi per mancanza dei requisiti minimi di partecipazione e a firmare le convenzioni con i soggetti interessati”. |
Massimo Oberdan |
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Antonello Velardi |
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