Va avanti il trenino di Sasso macchinista

Dopo l’ultima giornata di campionato è festa misurata e contenuta anche nelle redazioni dei quotidiani napoletani: la Juventus perde a Genova e il Napoli batte l'Udinese senza entusiasmare. Ma è un dettaglio: l'entusiasmo arriva da Marassi per la caduta degli odiati bianconeri.
C'è chi offre il caffè per tutti, chi organizza una pizziata da Sorbillo, chi stappa Asti Cinzano (spumante economico, perché i tempi sono quelli che sono), chi guida il festoso trenino tra le scrivanie. Perché i fatti vanno sempre separati dalle opinioni, come insegnava Lamberto Sechi.
Anche al Roma ci si dimentica della crisi, degli stipendi virtuali, di una agonia senza fine del giornale che fu caro, molto caro, a Italo Bocchino. Ed ecco che Antonio Sasso, sempre in puro stile Andreotti sobrio e freddo controllore delle emozioni effimere, affida un commento alla penna di Clemente Hengeller, antica firma del quotidiano che fu di Achille Lauro. Ma Clemente anziché usare la penna utilizza scalpello e martello contro la squadra di Andrea Agnelli e il titolo è di quelli che si fanno ricordare: La Juve a Genova / è caduta come il ponte. Applausi scroscianti, altro giro di Asti Cinzano e nuovo giro di trenino.
La metafora con il crollo del ponte Morandi è assai suggestiva e poteva essere partorita soltanto da una squadra di geni. Ma non sono stati contenti i parenti di quelli che quel giorno stavano partendo per il mare e non arrivarono da nessuna parte. Non sono stati contenti quelli che hanno letto il titolo imbarazzante (forse, azzardiamo, anche qualche tifoso del Napoli). Non è piaciuto ai tanti che hanno subissato il Roma di improperi, pernacchie e battute ironiche. Ma insomma, il titolo è andato così.
Forse Hengeller poteva fare il paragone con il Roma di Achille Lauro, inabissatosi l’otto novembre 1980 quando dell'equipaggio facevano parte lo stesso Hengeller e un rampante Antonio Sasso. Ma tutti sanno della maledizione del Comandante che trascina nella bufera chiunque ne parli male. E un po' lo stanno capendo anche gli attuali redattori del Roma.
Ma non ci distraiamo: quel titolo era sbagliato e bisognava correre ai ripari. Ci pensa il giorno dopo un colonnino firmato con l'asterisco e intitolato Uno scivolone imperdonabile. Quell'asterisco è probabilmente Sasso, non nuovo a incidenti di questo tipo: ricordate Napoli in fuga con la Rubentus, del 7 gennaio 2018?  Si incazzarono tutti, e Sasso provò a giustificarsi in un collegamento telefonico con Telelombardia. Sarebbe stato più strategico per lui staccare il telefono e non rispondere: fuoco incrociato e Franco Ordine che dice: Ciao, Sacco, io ti conosco bene, con l'asterisco che risponde: Ciao Franco, anche io ti conosco bene ma mi chiamo Sasso.
E ora queste scuse, anche se una volta nei giornali insegnavano che una rettifica è una notizia data due volte. Ma la vita va avanti, e il macchinista Sasso continua a guidare il trenino verso un futuro nebuloso.

Abel Fonseca

 
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