Giornalisti figuranti
al 'comizio' di Salvini

L’AVEVANO ANNUNCIATA come una conferenza stampa, con tanto di accredito indispensabile per i giornalisti, ma era una manifestazione politica, con i cronisti chiamati a fare da contorno, come sempre più spesso avviene anche grazie al comportamento molto discutibile di qualche addetto stampa e all’acquiescenza di tanti giornalisti.
Il 21 novembre Matteo Salvini ha annunciato al Circolo dei forestieri di Sorrento l’adesione alla Lega dei sindaci di Sorrento, Giuseppe Cuomo, e di Positano, Michele De Lucia.
Comprensibile la passerella per gli amministratori e la presenza dei cronisti, convocati da Giancarlo Borriello, incaricato dell’ufficio stampa regionale della Lega. Ma i numerosi giornalisti giunti a Sorrento, anche per la contemporanea manifestazione delle “sardine-fravaglie”,

hanno capito subito che avrebbero lavorato in condizioni di emergenza. Il salone del Circolo dei forestieri è strapieno, con oltre 250 sostenitori della Lega presenti e politici della Costiera. Per i giornalisti, neanche un posto per sedersi.

Giuseppe Cuomo e Michele De Lucia

Lontanissimi dal tavolo di Salvini e dei sindaci, sperduti in quindicesima fila, davanti a un mare di teste che impediva perfino di vedere i volti dei politici, impossibilitati a registrare gli interventi per la lontananza dagli amplificatori, i giornalisti di agenzie e quotidiani hanno provato a protestare, prima con l’imponente servizio d’ordine, poi, ma inutilmente, con Borriello. In un’atmosfera da stadio e non da conferenza stampa, ad accendere gli animi dei fan di Salvini ci si è messo anche un blogger che, davanti alle telecamere, ha cominciato a interrompere a ripetizione il leader della Lega, chiedendo di poter fare una domanda. Quelle domande che i giornalisti di agenzia hanno invece rinunciato a fare.
Non c’erano le condizioni minime per poter lavorare – spiega Maurizio Dente, cronista politico dell’agenzia Ansa – non era una conferenza stampa, ma un’arena politica. È legittimo organizzarla, ma non spacciarla per una conferenza stampa. Ed è grave che un giornalista faccia lavorare i colleghi in quelle condizioni, e sarebbe ora che il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti si occupassero anche delle condizioni concrete di svolgimento della professione. Non è la prima volta che i giornalisti sono chiamati a fare gli animatori di una manifestazione, ma chi è iscritto all’ Ordine deve rispettare un minimo

Giancarlo Borriello e Nicola Fratoianni

di deontologia professionale”.
Anche il deputato di Sinistra italiana Nicola Fratoianni in un comunicato rilanciato dalle agenzie Ansa e Agi ha duramente stigmatizzato il comportamento della Lega e l’acquiescenza

degli organismi di categoria dei giornalisti."Sono abituato al fatto – ha dichiarato - che quando si organizza una conferenza stampa partecipano solo giornalisti e si risponde alle loro domande. Anche oggi invece vedo che si è ripetuto il solito copione: la Lega convoca una conferenza stampa con Salvini, che in realtà è un comizio di fronte ai militanti, in cui gli operatori dell'informazione sono oggetto di insulti, fischi e lazzi". E ha aggiunto: "fino a quando i giornalisti, i direttori delle testate, le organizzazioni sindacali e professionali della categoria  continueranno a sopportare una situazione così scorretta ed umiliante?".