Il telespettatore del tg campano della Rai è impotente di fronte alla sciatteria, alle omissioni, alle genuflessioni dell’informazione fornita dalla gran parte dei giornalisti di via Marconi guidati dal redattore capo Antonello Perillo e dal vice Procolo Mirabella, con la certezza di una impunità che prescinde dal lavoro e dalla qualità di ciò che produci.
Di fronte a un monolite inscalfibile abbiamo pensato che l’unica strada da percorrere è la goccia, concentrandosi di volta in volta su uno degli aspetti di una offerta informativa scadente.
Partiamo con un esperimento sui servizi ripetuti due e anche tre volte. In nessun giornale un capo redattore è sfiorato dall’idea di mettere in pagina un articolo già pubblicato; alla redazione di Fuorigrotta non soltanto si può ma accade con una frequenza imbarazzante.
Due anni fa Renato Cantore, vice direttore con sede Napoli della Testata giornalistica regionale, vietò la seconda messa in onda dello stesso servizio. L’indicazione venne rispettata per qualche settimana, poi l’onda riprese a crescere e dilagò con il pensionamento di Cantore nel febbraio dell’anno scorso.
Cercheremo di documentare la quantità esorbitante dei servizi ripetuti stilando anche una classifica a punti dei redattori ripetenti. Un lavoro impegnativo, però utile per i responsabili di viale Mazzini che potranno calcolare quanto lavoro non viene fornito dai giornalisti ‘ripetenti’ ma anche, e soprattutto, dai responsabili di line e dai vertici della redazione che per pigrizia decidono la ripetizione dei sevizi.
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