Vicina alla prescrizione
la tentata truffa sui Pop
SI AVVIA VERSO la prescrizione il processo per la tentata truffa sui Pop, i piani operativi plurifondo, ai danni della Regione Campania che vede imputato il giornalista Giovanni Lucianelli. Anzi, secondo l'avvocato Carlo Fabbozzo che assiste Lucianelli, la prescrizione sarebbe già intervenuta il 28 dicembre 2003.
Il nodo verrà sciolto dal giudice monocratico Pasqualina Laviano nella prossima udienza, fissata per il 13 febbraio, la venticinquesima di un processo
che va avanti da oltre quattro anni.
Il rinvio a giudizio di Lucianelli, direttore del Corriere di Caserta e di Cronache di Napoli, i quotidiani controllati dall'editore Maurizio Clemente (dall'undici dicembre scorso detenuto nel carcere di Santa Maria

Antonio Bassolino, Giovanni Lucianelli e Antonio Rastrelli
Capua Vetere per estorsione continuata 'a mezzo stampa'), era stato firmato il 4 marzo 1999 dal gip Laura Triassi con l'accusa di avere tentato una truffa ai danni della Regione Campania per un finanziamento di 186mila euro, finanziamento approvato dagli uffici di Santa Lucia e bloccato poco prima dell'erogazione.
Per la tentata truffa la Regione si è costituita parte civile, prima con il presidente Antonio Rastrelli, poi con il successore, Antonio Bassolino, e ha chiesto un risarcimento almeno pari al finanziamento richiesto. E in udienza l'ufficio legale della Regione ha schierato uno staff nutrito di avvocati: Maria Cancellieri, Anna Gullì (responsabile della sezione penale), Graziella Mandato, Fernanda Speranza; ma i tentativi di far avanzare il processo con tempi 'normali' si sono scontrati con il muro dei rinvii per i motivi più vari.
La prima udienza è fissata per il 13 ottobre 1999 davanti al collegio presieduto da Raffaele Giordano. Nell'aula affollata dai testi convocati dal tribunale (Luca Maurelli, Susy Miraglia, Umberto Nardacchione, Pier

Umberto Nardacchione, Pier Paolo Petino e Fabio Ranucci
Paolo Petino, Fabio Ranucci, Rosario Sole, Ferdinando Tarsia, Raffaella Tramontano), l'avvocato Fabbozzo presenta due certificati medici e chiede e ottiene il rinvio. La seconda puntata si svolge il 2 febbraio 2000; il presidente Giordano trasferisce il
fascicolo per competenza al giudice monocratico Margherita Di Giglio che dopo otto mesi e due udienze passa il testimone alla collega Pasqualina Laviano.
È il 10 novembre 2000. Da allora di udienze ne sono state fissate altre ventuno, ma i primi testi sono stati ascoltati soltanto il 6 giugno 2003: nel disastrato mondo della giustizia italiana se non è un record, è comunque una notevolissima performance.