I Verna, padre e figlio,
inviati alle Olimpiadi

IL MATTINO NON ha spedito nessun cronista alle Olimpiadi di Tokyo, lo ha fatto invece il Roma ed è una scelta che sorprende. Da molti anni ormai il quotidiano che fu di Achille Lauro vive stagioni molto complicate. Dal marzo 2020 i poco più di venti dipendenti, di cui quattordici redattori e quattro collaboratori contrattualizzati, sono in cassa integrazione Covid con il 50 per cento della retribuzione.
Allora come nasce l’idea dell’inviato e chi è? Si chiama Gianluca Verna, napoletano, ventotto anni, professionista dal marzo 2016 e figlio di Carlo Verna, redattore capo della Rai e presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti. In questi anni non ci sono sue notizie significative. Ha partecipato al concorso per l’assunzione di novanta giornalisti bandito dalla Rai nell’autunno dell’anno scorso. Non si è

presentato nell’affollatissima Campania che aveva a disposizione sette posti e ha scelto la piccola Basilicata alla quale erano stati assegnati dieci redattori. A

Da Tokyo Gianluca Verna in collegamento con Televomero

Potenza sono stati 301 gli ammessi ma per Gianluca Verna non è andata bene: si è classificato 238esimo.
Torniamo all’inviato, che non è un giornalista del Roma perché non ha il contratto da redattore, né da collaboratore. La richiesta di firmare un pass per le Olimpiadi sarà stata presentata ai vertici del quotidiano (Antonio Sasso direttore editoriale, Pasquale Clemente responsabile e Roberto Paolo vice direttore) e qualcuno non se l’è sentita di dire di no. Il costo della trasferta, più o meno duemila euro, sarà stato coperto dai genitori e così è nato un inviato.
Se è andato il figlio non poteva mancare il padre che, come Federica Pellegrini, ci tiene a inanellare presenze alle Olimpiadi. Carlo Verna è redattore capo della Rai a disposizione di Alessandro Casarin, direttore della Tgr, la testata giornalistica regionale; in realtà vive tranquillo a Napoli, nella sua casa al Vomero Alto, con incursioni alla redazione di via Marconi in genere la domenica e nei giorni festivi e superfestivi spesso per seguire le partite del Napoli. Ma anche quando gli azzurri hanno già giocato, come è accaduto nel sabato di Pasqua, Verna si è comunque presentato in redazione sia nel giorno di Pasqua che di Pasquetta. Anche per le Olimpiadi avrà pensato che doveva esserci e ha chiesto l’autorizzazione a Casarin che non poteva non accontentarlo.