Il Denaro è
solo on line

IL 24 OTTOBRE il Denaro, il settimanale edito e diretto da Alfonso
Ruffo
, non è andato in edicola. L’assenza viene spiegata dallo stesso direttore in un post scriptum non molto visibile pubblicato il 24 ottobre su il Denaro.it, nella notizia  di chiusura dell’home page, per di più piazzato nelle ultime righe del fondo: “Il liquidatore della società titolare della testata Il Denaro ci invita in via prudenziale a non usarla per ragioni che

possiamo comprendere. Purtroppo la richiesta arriva all’ultimo momento e non possiamo fare altro che organizzare i contenuti nel modo che potete apprezzare saltando l’usuale uscita in edicola. Ci auguriamo di poter venire a capo dell’intricata vicenda quanto prima nella certezza che un luogo con meno giornali è un luogo che s’impoverisce”.
Vanno intanto avanti le indagini della

Fausto Zuccarelli

magistratura che con un comunicato del procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli il 22 luglio ha dato notizia di un sequestro preventivo, firmato dal gip Roberta Zinno, per oltre 16 milioni di euro nei confronti del direttore del Denaro accusato di truffa aggravata. Qualche giorno dopo la cifra è stata corretta dallo stesso Ruffo: “ il valore di quello che mi è stato effettivamente sequestrato, perché trovato nelle mie disponibilità, non credo superi i 150mila euro”.
E prosegue l’attività di Giuseppe Formisano, il commissario liquidatore della società che editava il Denaro, che ha depositato lo stato passivo.