Sentenza capovolta

Il 31 maggio 2022 l’ex direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano, oggi al vertice del Quotidiano del Sud, è stato condannato dal tribunale di Milano per aggiotaggio e false comunicazioni sociali a due anni e sei mesi di reclusione: sedici mesi dopo la seconda corte d’appello ha ribaltato la sentenza e lo ha assoltoper non aver commesso il fatto”.
In primo grado l’accusa aveva sostenuto che Napoletano era coinvolto nello scandalo delle copie digitali gonfiate del Sole e che era stato anche amministratore di fatto del giornale dal marzo 2011 al marzo 2017. Per quelle indagini l’ex presidente del gruppo editoriale del Sole 24 Ore Benito Benedini  e l’ex amministratrice delegata Donatella Treu hanno patteggiato davanti al gup il primo un anno e cinque mesi, la seconda un anno e otto mesi.
Il deposito della sentenza di appello avverrà entro novanta giorni dall’undici ottobre. Dopo aver letto le motivazioni il sostituto procuratore generale Celestina Gravina, che in appello aveva chiesto la conferma della condanna per Napoletano, deciderà se ricorrere contro la sentenza di assoluzione.
Tutti i media hanno dato la notizia della decisione della corte d’appello di Milano. Particolare rilievo le hanno riservato i quotidiani di Francesco Gaetano Caltagirone, a cominciare dal Messaggero (che Napoletano ha diretto dal febbraio 2006 al marzo 2011) e dal Mattino. Alla assoluzione il giornale partenopeo ha dedicato una intera pagina con una lunga apertura e una intervista in taglio basso a Napoletano. Entrambi i servizi sono firmati da Mario Ajello, giornalista di punta di via del Tritone.

Martin Beck

 
Roberto Napoletano
Benito Benedini
Donatella Treu