2017, in fuga
da Metropolis

IL 12 SETTEMBRE nella sede del sindacato dei giornalisti campani a via Cappella Vecchia cinque cronisti di Metropolis hanno firmato la conciliazione con la società che edita il giornale e, accettando qualche migliaio di euro di liquidazione (pochi, maledetti e neanche subito perché per ora è stato versato soltanto un acconto), hanno lasciato per “giusta causa” il quotidiano di Castellammare di Stabia. Sono scesi dalla scialuppa i professionisti Dario

Cioffi e Filippo Notari, il praticante Alessandro Mosca e gli articoli 2 Giuliana Covella e Carla Guarnieri. È sbarcato anche il professionista Roberto Mazza che non ha accettato l’offerta di Silvio Polito, presidente del consiglio d’amministrazione della cooperativa Citypress che realizza il giornale, e di Raffaele Schettino, direttore responsabile nonché consigliere di amministrazione della cooperativa, presenti

Raffaele Schettino

all’incontro insieme al segretario del sindacato Claudio Silvestri. E ci sono già altri redattori pronti ad andare via ma aspettano che maturino le condizioni per avere diritto all’indennità di disoccupazione pagata dall’Inpgi.
Le uscite di settembre vanno ad aggiungersi alle conciliazioni sottoscritte il 4 aprile dall’ex direttore Luigi Capasso, dal redattore Alfredo Boccia, dal praticante Domenico Gramazio e dal pubblicista con articolo 2 Alfonso Tramontano Guerritore.
Intanto nella redazione stabiese di via Varo i superstiti continuano a lavorare ma è un lavoro amaro. Il 13 marzo hanno accettato i contratti di ‘solidarietà’ al 50 per cento per un anno, rinnovabile per un secondo, con il dimezzamento dell’orario di lavoro e dello stipendio. Però in tasca ai redattori il mezzo stipendio non arriva e non ne arriva neanche un quarto, ricevono soltanto sporadici acconti. E i vertici dell’azienda non hanno chiesto all’Inpgi, come fanno altre società in difficoltà, l’anticipazione dei pagamenti ai giornalisti forse per evitare di attirare i riflettori dell’istituto di previdenza.