Metropolis, accordo
per i 5 di Mediaservice

IL 4 APRILE nella sede del Sugc sono state firmate le conciliazioni dei giornalisti che lavoravano all’edizione napoletana del quotidiano stabiese Metropolis. All’incontro con il segretario del sindacato campano Claudio Silvestri e il consigliere della Fnsi Gerardo Ausiello erano presenti i

giornalisti che con la srl Mediaservice confezionavano le pagine partenopee (inizialmente trentadue, poi via via ridotte fino a sette), l’amministratore della cooperativa Raffaele D’Aprea e il consulente del lavoro Lorenzo La Duca. L’intesa è stata raggiunta sborsando alcune decine di migliaia di euro da dividere tra i due professionisti, Manuela Galletta e Giancarlo Palombi, e le collaboratrici Marina Cappitti, Giuliana Covella e

Giancarlo Palombi

Carla Guarnieri. Le tre sono già al lavoro per la redazione di Castellammare di Metropolis, mentre i due redattori, licenziati come le altre con data 31 marzo, sono a spasso. Questione chiusa, dunque? Per ora no.
Nell’estate del 2015 Galletta e Palombi vengono contattati da Raffaele Schettino, allora vice direttore e oggi direttore di Metropolis, per essere assunti e c’è chi, come Manuela Galletta, si fida presentando le dimissioni da Cronache di Napoli quotidiano al quale lavorava dall'ottobre del 2012.
Per motivi mai chiariti l’assunzione non si concretizza e viene proposto e realizzato l’escamotage di un contratto con un service, la srl Mediaservice. L’edizione partenopea parte il 20 settembre 2015 e la firma con Mediaservice arriva soltanto in autunno con decorrenza primo dicembre. Trascorre un anno e l’assetto di Metropolis muta e l’edizione di Napoli si va spegnendo.

Manuela Galletta

L’imprenditore Giovanni Lombardi che dall'estate del 2015 è stato il principale finanziatore del giornale decide di uscire da Metropolis e di concentrarsi sull’acquisto del quotidiano La Città del gruppo L’Espresso. Il comandante Schettino prende il controllo del giornale stabiese, diventa componente del consiglio d’amministrazione e direttore e interrompe le comunicazioni con i cronisti di Napoli.
Nello scorso gennaio, per avere il via libera

dal sindacato all’accordo per la ‘solidarietà’ poi sottoscritto il 9 marzo, fa firmare alle collaboratrici di Napoli una conciliazione con la Citypress, la cooperativa che edita Metropolis, e un nuovo contratto di collaborazione con una modifica al ribasso dei compensi. Ai dirigenti del sindacato, e ai due redattori, Schettino aveva assicurato che anche per Galletta e Palombi avrebbe presentato la proposta di un contratto rimodulato. Non soltanto la proposta non è mai arrivata, ma il 4 aprile, nel giorno della conciliazione con Mediaservice, Schettino si è presentato nella sede del sindacato insieme a Gaetano Angellotti, componente del consiglio d’amministrazione, Fabio Cosma Colombo e Alberto Dortucci, membri del cdr, offrendo per chiudere il contenzioso un assegno da 1500 euro a copertura dei contributi non versati da settembre a novembre 2015. Palombi si è riservato di valutare la proposta, Manuela Galletta non l'ha voluta neanche ascoltare.
Il 4 aprile al Sugc c’è stato un secondo accordo per Metropolis. Hanno

firmato la conciliazione, per un importo complessivo di quarantamila euro, Luigi Capasso, per quasi due anni e mezzo direttore del giornale, il redattore Alfredo Boccia e il praticante Domenico Gramazio dell’edizione di Salerno, e il pubblicista Alfonso Tramontano Guerritore, articolo 2 di giudiziaria da Nocera. Per la Citypress erano presenti il presidente del consiglio di amministrazione Silvio Polito, il direttore e membro del

Luigi Capasso

cda Schettino, i componenti del cdr Fabio Cosma Colombo, Massimiliano Colombo, Alberto Dortucci, e il consulente del lavoro La Duca. Ho deciso di accettare un accordo decisamente al ribasso – dichiara Capasso – perché non dimentico che a Metropolis ho lavorato per ventidue anni”.