A Lisbeth manca una i? |
Caro Cozzolino,
ho letto Iustitia: la lettera strappalacrime di Lisbeth Salander (l’hacker protagonista della trilogia Millenium dello scrittore svedese Stieg Larsson, ndr) è davvero bella, ma non sarebbe il caso di mettere una I nella parola valige? Se fossi Orfeo utilizzerei l’errore per restituire qualche scudisciata a Lisbeth. Cordialità |
Hans Schnier |
Ottimo Hans,
se fossi Orfeo, prima di scudisciare chiunque per motivi grammaticali, mi ripasserei l'uso del congiuntivo, una prassi consigliata a un frequentatore abituale di Porta a Porta (puoi controllare i filmati, se hai il gusto dell'orrido). In ogni caso, a "valige" non manca alcuna "i", come sanno gli abituali frequentatori della lingua italiana, dato che "valigie" e "valige" sono del tutto equivalenti. Prima di scrivere a Iustitia avresti potuto almeno consultare non dico il Devoto-Oli, ma un vocabolario qualsiasi, ti saresti risparmiato una connessione inutile.
In quanto alle presunte lacrime strappate dalla mia lettera, ritenevo piuttosto fossero stille di sangue, ma non mi dispiace se qualcuno ha pianto. Inoltre non è gentile né prudente offendere le donne, specie quelle che odiano gli uomini che odiano le donne.
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Tua Lisbeth |
Post scriptum. Questo pensiero lo dedico alla memoria del Maestro Manzi, quello che in televisione negli anni '60 affermava generosamente: "Non è mai troppo tardi". Ma purtroppo bisogna riconoscere che in questo caso aveva irrimediabilmente torto.
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(*) L'attrice Noomi Rapace che nel film 'Uomini che odiano le donne' interpreta il personaggio di Lisbeth Salander (www.movieplayer.it)
(**) Da www.bokasafn.com
(***) Da documentari.iobloggo.com
(****) Da www.ilcomunicatore.wordpress.com |
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Noomi Rapace (*) |
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Stieg Larsson (**) |
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Giacomo Devoto (***) |
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Alberto Manzi (****) |
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