Correva, come usa dire, il 10 ottobre. Ma più che altro arrancava. Mercati finanziari al collasso, Piazza Affari e Wall street alla cannetta del gas, finanzieri di New York e furbetti di Zagarolo, amici di Gianpiero Fiorani (Gianpy per gli amici del club del quartierino) e Stefano Ricucci, d’improvviso con le pezze al culo e costretti a licenziare le amanti (quelle che ancora non si erano dimesse).
Nelle redazioni dei quotidiani il lavoro è febbrile: c’è da organizzare l’elenco degli imbucati speciali per Napoli- Juventus, il ponte dei Morti a novembre, la festa di Halloween (dolcetto o marchetta?) E il lettore vuole sapere cosa fare dei propri risparmi: spenderli come i rapinatori di Reggio Emilia, lasciarli in Mediolanum, comprare materassi con la combinazione? Al Corriere del Mezzogiorno il parere è unanime: occorre dare un segnale di ottimismo, pur nella scia di una consolidata tradizione del giornale, che vuole i fatti rigorosamente al primo posto. Ex aequo con le analisi.
Il direttore Marco Demarco convoca la redazione per attivare la macchina: si raccolgono pareri, si lanciano idee. Proprio quel giorno si è aperta la tradizionale fiera d’autunno del Tarì di Marcianise, la cittadella dell’oro fortemente voluta da Gianni Carità, che ne è il presidente. Quale migliore occasione per dimostrare che l’economia campana è viva e gode ottima salute? Ma occorre una penna leggera ed esperta, che sappia sapientemente raccontare la realtà per quella che è, senza celebrazioni e senza cadere nelle malizie e nei tranelli della pubblicità subliminale. E’ l’identikit di Anna Paola Merone che per l’inaugurazione firma già un paio di pezzi “d’assaggio” (si avvicina Halloween, è tempo di dolcetti), in attesa dei botti finali. “Domani saranno presenti la medaglia d’oro nel judo Quintavalle e la medaglia d’argento nel nuoto Filippi” . Nella fretta di venire a Marcianise, la Filippi ci arriva a nuoto: e arriva prima. Ce lo comunica Merone, che tra collier e perle è nel suo habitat naturale: “ Una inaugurazione tutta d’oro, dunque, per il Tarì in mostra”.
La redattrice di costume torna a Marcianise e il giorno 11 ottobre (Halloween è più vicina, i dolcetti sono finiti) il giornale dedica alla mostra-mercato quattro-pagine-quattro (dalla 20 alla 23) di asciutto resoconto privo di tentazioni apologetiche. La testatina del servizio è un sobrio “Speciale” che sovrasta l’elegante impaginazione, dove avrebbe stonato una frase del tipo “Informazione pubblicitaria”.
Il nome Tarì compare solo 34 volte, mentre quello di Merone appena 4 (intero o siglato: diffidare dalle imitazioni). Di Carità, se ci è consentito un appunto, non sappiamo cosa abbia mangiato a colazione. Né quale numero di scarpe calzi.
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